Le note di Salome, vergine maliarda di Leonardo Osella

Le note di Salome, vergine maliarda L'opera di Snmisssarà rappresentata informa di oratorio venerdì 7 all'Auditorium Le note di Salome, vergine maliarda SALOME la vergine maliarda, l'innocente peccaminosa. il mostro ir. 'in corpo di fanciulla Un personaggio sconvolgente che. stia base ce: rapidi cenni forniti dai Sacri Testi, si e incarnato nella protagonista del torbido e sensuale dramma di Oscar Wflde Un personaggio fatto apposta per Richard Strauss, che io ha avvolto nella sua musica densa e traboccante in una delle opere più singolari delia storia. 13 fascino di Salame e effetto d; sensazioni forti violente fino alia necrofilia e al grandguignolesco. Nell'opera, frutto succoso dello -Jugendstile-. come ha scritto il regista August Everding -si ricongiungono Eros e Tanatos-. l'amore e la mone. LO spettacolo. In forma di oratorio Salone inaugurerà venerdì 7 i ore 211 all'Auditorium la stagione di primavera della Rai. architettata dall'uscente direttore artistico Mano Mèssmis con il titolo • Musica nel Decadentismo tra Otto e Novecento-. Un esordio migliore non si poteva desiderare, anche perche l'opera sarà diretta da Ferdinand Leitner Gii interpreti principali: Hermann VTinkler Erode ;. Ortrun Wenkel I Erodiade . Carmen Reppel i Salome'. Knut Skràam iJochanaani, Jorma Silvasti ^Narraboth), Susan Mac Lean (il paggio). LA nascita dell'opera. Il testo originale fu scritto da Wilde in francese durante la sua permanenza a Pana e piacque subito a Strauss nella traduzione in tedesco che ne fece Hedwig Lachmann. Questa versione, con ampi tagli per renderla meno prolissa e con qualche marg-.naie variante m "."■ciò da agevolare il fraseggio lirico, costituisce l'impalcatura generale: una gemale forma di -pros3 ir. musica-, cuasi un miracolo. L'opera, del 1905. fu eseguita in anteprima al pianoforte da Strauss stesso, che suonava e cantava, a Gustav Mahler il quale ne ncevette una profonda impressione. -E' un lavoro assolutamente gemale, potente, senza dubbio uno dei lavori più importanti dei nostri ".empi' Sotto una quantità di scone c'è il lavono e la vita di un vulcano, di un fuoco sotterraneo, non un mero fuoco d'artificio» scnsse alla moglie qualche tempo dopo. E Rene Leibowitz ha sottolineato come l'opera sia stata • concepita di getto, un po' come un proiettile lanciato ad alta velocita, la cui esplosione si prolunghi per tutta la durata dello spettacolo-. La tecnica musicale IN Salome la maestria di Strauss come orchestratore si dispiega senza freni L'autore mette in campo un'orchestra con tutte le par.: rinforzate: flauto piccolo, 3 flauti, due oboi, corno inglese, heckelphon. clarinetto in mi bemolle, due clarinetti in la e due in s; bemolle, clarinetto basso, tre fagotti e controfagotto, sei comi. 4 trombe. 4 tromboni e basso tuba. 4 timpani e timpano piccolo, tam tam. piarti, grancassa, tamburo, tamburo basco, triangolo, xilofono, castagnette, g'ockenspiel. celesta, due arpe, organo, harmonium. 16 violini primi e 16 secondi. 10-12 viole. 30 violoncelli. 8 contrabbassi. Ceni effetti sono strabilianti, spesso ottenuti portando gli strumenti all'estremo delle loro possibilità: una tecnica utilizzata, con i risultati che conosciamo, anche da Mahler. Un tipico esempio, nella scena della decapitazione, e dato dai contrabbassi, che eseguono una serie di si bemolle acuti isono scritti nella chiave di violino i. aforzati e lancinanti. In altri passi i clarinetti suonano all'unisono ma a un'ottava l'uno dall'altro: ne nasce un timbro ricco di armonici, dal fascino quasi carnale. Serpeggia nel connettivo orchestrale, con qualche rara breve sortita, l'heckelphon. una sona di oboe baritono meno nasale del corno inglese, che contribuisce a spandere sulla partitura una patina di esotico. A un ceno punto, nel lungo monologo di Salome. sulle parole -Udivo una musica strana-, vibra un sommesso pedale di -organo dentro la scena-, che suscitò la stupita ammirazione di Dallapiccola. Qua e là fagotti e controfagotti ringhiano minacciosi, come se la loro voce salisse dal3e latebre dei- l'ir.femo. Per non parlare delle percussioni, profuse in abbondanza come spezie prelibate che rendono il piatto un po' elaborato ma irresistibile. // dramma LA vicenda si svolge nel palazzo di Erode in una notte di luna e ha inizio con il comandai e Narraboth che si strugge d'amore per la principessa Salome: l'atmosfera è allucinata fin dalle prime battute. Emerge dal fondo della prigione la voce tonante di Jochanaan, che annuncia il Messia. Salome. uscita sulla terrazza per sfuggire agli sguardi concupiscenti di Erode (sposo adulterino di sua madre Erodiade), lo sente mentre profetizza: -Ecco, è venuto il Signore, è venuto il figlio dell'Uomo». E' incuriosit a. vuole vederlo e. vincendo le resistenze dei soldati che invano le ricordano i divieti imposti da Erode, ottiene che Jochanaan salga dalla cisterna dove è rinchiuso. Salome. assalita da una passione che non può dominare, si sente attratta dal profeta. Questi si scaglia contro l'adultera Erodiade ma la ragazza, pur colpita dalla dura condanna morale espressa da Jochanaan. lo circuisce Capricciosa come una bambina, prima ne decanta la bellezza e poi, alle sue violente ripulse, si rimangia tutto: il corpo del profeta, -bianco come il giglio d'un prato mai falciato e come la neve sui monti della GiuJ"a», diventa -ripugnante come le membra di un lebbroso e un nido di scorpioni»; i capelli, «neri come grappoli d'uva delle vigne di Edoms-, appaiono subito dopo come -grovigli di serpenti-. La passione di Salome non si frena di fronte alla bocca di Jochanaan, -un melograno aperto da un colteUo d'avorio, un ramo di corallo, la porpora delle miniere di Moab-. La fanciulla vuole baciare il profeta e Narraboth, distrutto dalla gelosia, si uccide. Iochanaan scandalizzato la invita a un incontro con Gesù (-Quando verrà verso di te. prostrati ai suoi piedi e chiedigli perdono per i tuoi peccati-) e infine, vedendola irriducibile, la maledice. Si chiude qui il confronto diretto tra due personaggi impenetrabili l'uno all'altro, muraglie incrollabili l'uno nella sua missione profetica e l'altra nella caparbietà dell'adolescente che si vede respinta. L'arrivo di Re Erode JOCHANAAN viene ricondotto in fondo alla cisterna. Intanto arriva il re Erode, irritato perché la fanciulla ha lasciato il banchetto. Sballottato fra i due -caratteri forti» di Salome e Jochanaan e lo scherno di Erodiade, è un debole: è soggiogato dalla ragazza per la quale ha perso la testa e terrorizzato dal profeta, che in fondo ammira. Erode si rende ridicolo chiedendo a Salome di mangiare e di bere con lui ed è proprio da una sua frase (-Jochanaan e un uomo che ha visto Dio-) che si scatena una disputa tra cinque giudei: una lite in piena regola nella quale Strauss ostenta una originale maestria contrappuntistica, con unì timbrici e armonici che ancora oggi nsultano sbalorditivi. Dalla cisterna il profeta rinnova la condanna della peccatrice Erodiade. ma Erode non reagisce. Intanto la mente perversa di Salome ha concepito un piano: il re vuole che danzi per lui? Danzerà, ma in cambio dovrà darle ciò che vuole. Il re, ormai obnubilato, accetta. Salome si abbandona alla danza i -dei sette veli») e alla fine chiede il saldo del conto: vuole la testa di Jochanaan. Erode rifiuta e offre in cambio persino metà del suo regno, ma la ragazza è irremovibile e alla fine viene accontentata. Il carnefice emerge dal pozzo con la testa mozza di Jochanaan grondante sangue, mentre tutta l'orchestra grida il proprio orrore. Salome è finita in una via senza sbocco, delira la sua folle passione su quel macabro idolo: -Se tu mi avessi guardata mi avresti amata. Il mistero dell'amore è più grande del mistero della mone. Ho baciato la tua bocca. Jochanaan-, Erode, disgustato, ordina: -Uccidete quella donna- e i soldati schiacciano la principessa di Giudea sotto i loro scudi. Leonardo Osella I'ill In'illustrazione di Aubrev Beardsle) tratta dal volume «Salome» edito dalla Bur