Tavoli in vetro, ma pieghevoli

Tavoli in vetro, ma pieghevoli Tavoli in vetro, ma pieghevoli NOME: «Pontos». Nazionalità: tedesca. Segni particolari: piano in cristallo allungabile. Ecco la carta d'identità dell'ultimo tavolo-rivoluzione. Un mobile che «concilia l'inconciliabile» rendendo pieghevoli le estremità di un grande vetro ovale grazie ad un intelligente meccanismo di cerniere. Può sembrare strano, ma • Pontos» è una novità vecchia di cinque anni. L'architetto Kurt Ziehmer. infatti, lo disegnò per la Vereinigte Werkstàtten di Monaco di Baviera, nel 1984. Ciò nonostante per l'Italia è davvero un modello inedito. Pochi esemplari, importati dall'azienda Imexa. sono arrivati II tavolo di vétro Pontos Igiubbotti fotografici sono per l'Italia una novità praticamente assoluta. Fino a poche settimane fa se ne erano visti alcuni indossati dai fotografi ai bordi dei campi di calcio e in poche altre occasioni. Ora invece chi vuole comprare uno di questi accessori, appariscenti ma indubbiamente utili, ha già l'imbarazzo della scelta. Il giubbotto fotografico è una giacca, generalmente senza maniche, riccca di grandi tasche studiate per contenere un'attrezzatura da ripresa completa lasciando al fotografo la massima libertà di movimento. E' utile in tutte quelle occasioni in cui ci si deve spostare, ci si trova in posizioni scomode in zone affollate e quando è necessario cambiare obiettivi, pellicole e accessori con la massima rapidità. La gamma più completa offerta oggi in Italia ci sembra quella della VF Reporter che accanto a gilet e giub- da noi soltanto da qualche giorno. La cosa ha suscitato subito grande interesse negli addetti ai lavori: il design di casa nostra, abituato alle facili vittorie (e alle facili esportazioni), stavolta è stato preso in contropiede da una crea-, tività funzionale tutta tede-: sca. -Pontos» è stato lanciato sul mercato italiano nel momento giusto: la tendenza dell'arredamento più attuale reclama un tavolo in cristallo. Se questo tavolo poi, e comodo e allungabile come qualsiasi modello in legno, allora il suo successo è assicurato perché conquisterà le simpatie anche di chi sceglie un mobile per la geriti dalla trasparenza del cristallo e dalla garbata esilità della struttura d'appoggio. Vediamo ora in che cosa consiste l'articolata risposta italiana a «Pontos». Si chiama «Vidun» ed è disegnato da Vico Magistretti per De Padova: è un tavolo dalla personalità forte che nonostante abbia il piano in cristallo (rotondo o rettangolare) non passerà certo inosservato, n motivo? La base. Un treppiede dall'originalità quasi provocatoria su cui s'innesta una gigantesca vite in faggio naturale (di qui il nome «Vidun» che in milanese significa appunto vitone). Questa enorme vite non ha soltanto una funzione estetica, ma permette di regolare l'altezza del tavolo. Il piano, come si diceva, è in cristallo temperato: un diaframma trasparente, attraverso il quale spicca netta la base d'appoggio che è disponibile in diversi colori. «Trame» creato dalla coppia Marco Romanelli e Marta Landoni è fra le novità più interessanti presentate quest'anno dalla Arflex. L'ultimo nato nell'azienda di Limbiate sarà scelto dagli esteti che non scendono a patti con la praticità pur di essere circondati dal bello. «Trami , infatti, prima ancora d'essere qualcosa intomo a cui ci si siede per mangiare, lavorare, giocare a carte, è un grande pezzo d'arredamento. La struttura di questo mobile è in trafilato metallico, nichel satinato o bmnito. Il piano è in cristallo tempera¬ sua praticità. Il modello creato da Kurt Ziehmer poggia su di una complicata e armoniosa struttura in acciaio satinato con finiture in ottone. Il piano in vetro ha forma ovale ed è diviso in tre sezioni, le due laterali sono richiudibili. «Pontos» aperto misura 336 centimetri di lunghezza per 120 di larghezza (e può essere utilizzato anche come tavolo da riunione) mentre quando le due estremità vengono abbassate il piano diventa rettangolare Il vetro è disponibile nei colori chiaro e fumé. E' un mobile dall'estetica affascinante le cui dimensioni e l'ingombro (decisamente sopra la norma) sono allcg- una compatta 35 mm oppure per avere a portata di mano un obiettivo e qualche pellicola quando si usa la reflex con la sola custodia di corredo. Anche alcune borse piuttosto grandi vengono oggi offerte con cinghie per essere portate a marsupio oltre che a tracolla. Le borse a cartella sembrano appunto cartelle portadocumenti e sono indicate per chi non deve portare con sé solo materiale fotografico, oppure non vuole farsi troppo notare: comportamento molto saggio quando il soggetto può cambiare atteggiamento appena nota la presenza del fotografo. Inoltre le borse non visibilmente fotografiche sono meno soggette a furti. Gli zaini fotografici hanno conquistato un buon successo. Sono i preferiti da escursionisti e appassionati di caccia fotografica e macrofotografia all'aria aperta. Andrea Donati

Persone citate: Andrea Donati, De Padova, Kurt Ziehmer, Marco Romanelli, Marta Landoni, Vico Magistretti

Luoghi citati: Italia, Limbiate, Monaco Di Baviera