LONDRA NEW YORK Ricordando Charlot

L LONDRA NEW YORK Ricordando Charlot LA bombetta, i baffetti, le scarpe troppo grandi: l'inconfondibile silhouette di Charlot, di cui il 16 aprile si celebra il centenario della nascita, ha lasciato un'impronta profonda nella storia del cinema, facendo sognare e discutere. n centenario è celebrato fino al 30 agosto al Morni, Museum of the Moving Image, di Londra con una Dal film «Mondo cane» mostra che include fotografie e memorabilia prestate dalla collezione della famiglia Chaplin che si aggiungono all'esposizione permanente del Museo, inclusi i suoi costumi da «Tempi Moderni» del 1936. «I mondi di Cini ri io Chaplin», questo il titolo della rassegna, riesce così a documentare esaurientemente la vita dell'attore dalla sua nascita fino alla morte. n Moma di New York, invece, sottolinea la ricorrenza con film, posters originali e bozzetti delle varie fasi di lavorazione delle sue opere, dalle prime comiche all'ultimo film: La contessa di Hong Kong con Marion Brando e Sophia Loren, diretto nel 1966. Anno 123 - MONACO Orafi e pittori Il Bayerisches National Museum di Monaco di Baviera ospita fino al 12 giugno una mostra di Hans Peter Oeri, il più importante orafo svizzero d'epoca barocca, famoso anche per la sua abilità nel cesellare armi. 1 suoi modelli ebbero grande fortuna anche negli anni successivi, tanto da essere più volte ripresi nel Settecento e nell'Ottocento. I pezzi esposti vengono per lo più da collezionisti e musei svizzeri, ma anche Londra, New York e Stoccolma hanno contribuito con importanti prestiti alla rassegna. Sono in tutto un centinaio gli oggetti esposti, di cui 67 realizzati senza alcun dubbio per mano dell'artista e gli altri da artisti della sua cerchia o copiati successivamente dai suoi modelli; da segnalare due boccali a forma di cavallo, posate zoomorfe ed oggetti militari. A questa rassegna si affianca, sempre nello stesso museo, un'esposizione su -Modelli ed esecuzione nell'arte dei metalli- che presenta per la prima volta al grande pubblico la notevole raccolta del fondo del museo, raccontando anche il processo di lavorazione dei metalli. Alla Kunsthalle der Hypokultur Stiftung. invece, è aperta fino al 31 maggio una mostra su James Ensor ed i pittori attivi nel Belgio a cavallo tra Otto e Novecento; buona parte del centinaio di opere in mostra infatti è firmata dall'artista, mentre circa un terzo si deve ad esponenti del Simbolismo, come Fernand Khnopft. o del gruppo «i Venti- come Emile Claus, Guillaume Vogete. William Finch e Theo van Rysseiberghe. L'invasione dei Mongoli «I Mongoli: arte e cultura di un popolo di cavalieri- alla Haus der Kunst di Monaco di Baviera, oltre ad essere un avvenimento senza precedenti ha certamente una grande suggestione per il pubblico. Infatti propone ben 300 pezzi, selezionati da Walter Hessig che è il più grande esperto del settore: quadri, sculture, oggetti provenienti dal Museo di Ulan Bator, la capitale della Mongolia, che vanno dal I secolo d.C. ai nostri giorni e che costituisconoi inestimabili testimonianze di una cultura nomade. Ci raccontano lo sviluppo attraverso i secoli del'arte mongola nei più diversi campi, dalla tessitura all'oreficeria, dall'artigianato ai semplici oggetti d'uso quotidiano ma impreziositi da eleganti decorazioni, dagli abiti agli accessori con particolare attenzione agli splendidi copricapi arricchiti da turchesi e coralli intagliati. La mostra, che rimarrà aperta fino al 28 maggio, mette poi in rilievo le influenze che sulla cultura del popolo di Gengis Khan ebbero l'arte russa, cinese e tibetana. ARLES Vàri Gogh promoter Van dogli giunse ad Arles nel febbraio del 1888 e incantato dalle luci e dai colori della Provenza vi rimase fino ai primi di maggio del 1889. realizzando proprio durante questo periodo più di 150 dipinti fra cui alcune delle sue opere più celebri, quelle recentemente protagoniste di aste con quotazioni record come "I girasoli-, -Gli iris-, -Il ponte di Langlois-. Assolutamente da non perdere, quindi, la mostra di opere di Van Gogh aperta fino al 30 aprile ad Arles nell'ex ospedale (Hotel Dieu) dove fu ricoverato il pittore e che è stato completamente restaurato. La mostra raccoglie 22 dipinti e 13 disegni, tutti del periodo artesiano, prestati per l'occasione oltre che dal Museo Van Gogh di Amsterdam da Germania. Stati Uniti e Canada. Una grande mostra a LA fotografia compie centocinquant'anni. Venezia, la città più fotografata da artisti e dilettanti, da frenetici turisti, da Chi riesce ogni giorno a scoprirvi ancora qualcosa di nuovo, le rende omaggio con una mostra intitolata L'insistenza dello sguardo. Fotografie italiane 1839 1989. che ha aperto i battenti da poco nella splendida cornice di Palazzo Fortuny. già noto al grande pubblico per aver ospitato, in questi ultimi anni, motv grane di famosi fotografi internazionali. Organizzata dal Centro di Documentazione di Palazzo Fortuny e dall'assessorato alla Cultura del Comune di Venezia, la mostra affronta il tema della natura della fotografia e della sua capacità di estendere la nostra percezione. Dicevano i primi commentatori di questa nuova * * § Insert rto red. de LA STAMPA -N. 86- Giovedì 13 Aprile 1989 }V L