Da Sisteron per la Provenza di antichi borghi e abbazie di Carlo Grande

Da Sisteron, per la Provenza di antichi borghi e abbazie Da Sisteron, per la Provenza di antichi borghi e abbazie indicano i tratti più suggestivi, inoltrarsi nelle vie strette del quertiere antico, che si apre dietro alla chiesa romanica di N'ótre Dame (dell XI secolo) e digrada tino alla nva del fiume. Dopo Chàteau Arnoux. sulla sinistra, si scorge da lontano lo strapiombo Rochers des Mces, che domina il borgo omonimo. E' composto da una serie di guglie rocciose, parallele e alte un centinaio di metri, che formano una specie di ciclopica palizzata. Il loro soprannome. -I penitenti del Mées-. ricorda una leggenda di questo luogo: ai tempi delle invasioni saracene ì monaci della montagna di Lure si erano invaghiti di alcune belle prigioniere arabe, e vennero perciò pietrificati proprio mentre camminavano in processione. L'Alto Medioevo si incontra ancora salendo in rim.i al virino plateau di Ganagobie, dal quale si apre una vista eccezionale sulla valle della Durance e sul plateau di Valensole, che a partire dal mese di giugno e letteralmente coperto, a perdi'a d'occhio, dai campi di lavanda. 'abbazia di Ganagobie, enziosa nel regno del lrc- PROVENZA £ SISTERON o DIGHE J" F0RCAL0UIER J" o fi ST -MAIME O fi OV O VALENSOLE MAH0S0UE ff ASisteron, dopo il verde delle Alpi, la vaile della Durance si apre come una breccia luminosa e si avvia verso il mondo mediterraneo, incuneandosi tra il plateau di Valensole e l'aspra montagna di Lure. Il fiume entra in Provenza, e scorre in un letto ampio, bordato da piantagioni di meli, dalle macchie gialle dei campi di colza e da quelle rosse della terra appena arata. Si dirige verso Arles. Avignone ed Aix, capitali di queir-impero del sole- dove Van Gogh andò a cercare -un'altra luce-, un -sole più forte-. E' a partire di qui che si può cominciare a capire l'essenza profonda delia Provenza, la sua anima contadina, cocciuta rome quella dei personaggi di Jean Giono, lo scrittore provenzale per eccellenza. Questa regione, prima di addolcirsi al sole ad ai profumi del mare e della costa, nell'ampia pianura delle Bocche del Rodano, è fatta di balze pietrose e aride, di estati secche e luminose, di cieli straordinariamente tersi. Nell'Alta Provenza lo sguardo può spaziare su un orizzonte incredibilmente limpido e lontano, può ragiungere i plateaux coperti di lavanda e le colline fasciate di querce e ulivi, sulle quali i paesi, gialli e rosa, sembrano nidi d'aquila. Sisteron, dunque, -porta della Provenza-, storico baluardo tra questa regione e il Delfinato. La città e situata in mezzo alla valle, ai piedi di un'impressionante costone roccioso. Delle antiche mura sono rimaste solo cinque belle torri trecentesche, e dalla spettacolare cittadella che la sovrasta, che risaliva all'XI secolo, emergono un torrione del '200 ed alcune imponenti fortificazioni cinquecentesche, opera di Jean Erard. ingegnere di Enrico TV. E' molto piacevole, seguendo le frecce gialle che Provenza: l'antico prioratrio. del pino marittimo, della ginestra e della lavanda, è stata recentemente restaurata, e vi si può accedere, in estate, con visite guidate che si svolgono alle 11. alle 15. alle 16 e alle 17 Nella chiesa dell'antico convento benedettino, fondato in epoca carolingia, sono stati scoperti splendidi mosaici del 1100: figure demoniache e draghi trafitti dai cavai.eri, cervi, chimere e animali fantastici, simboli alati del bene e del male si susseguono secondo il più schietto gusto dei bestiari medievali. Lungo una strada a mezza costa, circondata dagli ulivi, si raggiunge Lurs, un borgo Pochi italiani negli ostelli Un tetto sicuro in tutto il mondo: e lo slogan per il 1989 scelto dall'Associazione italiana alberghi della gioventù iAig) per promuovere il sistema degli ostelli in Italia. In questo settore del turismo giovanile l'Italia è agli ultimi posti della classifica mondiale: sono solo 51 gli ostelli de! nostro Paese su un totale di 5400 funzionanti in 70 nazioni del mondo. L'Aig intende promuovere il turismo negli ostelli puntando a migliorare le strutture. In Israele per cultura Si può andare in Israele non soia per turismo o per religione. Un viaggio del' Associazioni ItaliaIsraèle ci: Torino, dal 7 al 17 maggi" propore anche visite alle universi: a. incoili n culi urali. conferenze ap"rte su Israele e la sua realtà polìtica, il tutto senza • scordare» il lau di Iìberiadé (in : . iti ilo), il Mar Mor• . ,: kibbuz con pernottamento. 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I prezzi sono compresi tra le 570 e le 850 mila lire. altrettanto antico mei Medioevo era un piazzaforte di tremila abitanti i. che a partire dal secondo dopoguerra e grazie ad un gruppo di appassionali facenti capo a Maximilien Vox, e diventato un centro di studi sulle Arti grafiche. Dalle viuzze lastricate e dalle case in pietra della parte alta, la vista spazia quasi fino al Mont Ventoux. un aspro pianoro battuto dai venti che domina la Vauclusc e tanti incantevoli luoghi di petrarchesca memoria. Lo splendido paesaggio ci accompagna fino a Forcalquier. vivace cittadina tra le colline che ospita il Couvent des C'ordeliers. uno dei più antichi monasteri francescani di Provenza (risale al 1200 e si può visitare dalle 10.30 alle 12 e daUc 14.30 alle 18.30. l'ingresso costa 12 franchi). Tutta la zona è bellissima, e in paesini come Mane e Dauphin si può sostare, nella tranquillità più assoluta, a sorseggiare un -pastis», o a guardare, nelle piazzette ombreggiate dai platani, i vecchi che giocano a -pétanque-. Dopo una visita a! priorato di Nótre Dame de Salagon, un idillico borgo abbaziale circondato dai ramni. to di Notre-Uanrie-dc-Salagon è n e e o i i e i i ù i a , si ritorna nella valle della Durance a Manosque, centro ..'iricolo che nella città vecchia conserva ancora molti angoli suggestivi, e due porte-torri trecentesche. Nei dint orni ci si può finalmente dedicare alla gustosa, allegra e famosissima cucina provenzale: l'Hostellerie de La Fuste, sulla strada per Valensole, Le Bois d'Asson, a St-Maime. Uose de Provence. sulla strada per Sisteron, sono solo alcuni tra i più apprezzati ristoranti locali, nei quali trionfano la «soupe au pistou-. la -bouillabaisse- o il maiale brasato. Carlo Grande

Persone citate: Arnoux, Bois, Dauphin, Enrico Tv, Jean Erard, Jean Giono, Mane, Mont, Naza, Van Gogh