La Stampa - Consultazione Archivio

Ritrattino di Feltrinelli Ritrattino di Feltrinelli MILANO di piombo. Milano sotto l'incubo delle Brigate Rosse. Milano delle «scorte armate» per paura dei rapimenti. Cosi Saul Bellow fa arrivare i suoi protagonisti nella capitale del Nord. Si muovono fra ricchi superprotetti che affermano: «Per quanto ne so io, perfino il mio amico Giangiacomo potrebbe avere un piano per sequestrarmi. Non Giangiacomo in persona ma il movimento cui appartiene... Il «Giangiacomo» è Feltrinelli, 'miliardario rivoluzionario- che invita la coppia apparendo nella «sua assurda tenuta alla Fidel Castro-. Appare come -un ragazzino di Queens vestito da cowboy-. E' -gentile, gradevole, di bell'aspetto-. Negli uffici, che si presume siano quelli della casa editrice di via Andegari, tiene -in un angolo una mitragliatrice- e in testa "Un berretto militare-. I personaggi vengono invitati nella sua villa di campagna, che viene descritta come una scenografia per «Le nozze di Figaro», meno che -la piscina con le alghe dentro-. La descrizione un po' stereotipa, da rivoluzionario da operetta continua a tavola: 'Il maggiordomo si chinava per grattugiare sulla crème veloutée i tartufi delle sue terre-. Naturalmente Feltrinelli e disattento alle scaglie deliziose che gli piovono sul piatto, parla "dell'insurrezione rivoluzionaria-, "del libro che stava scrivendo-. Mostra di non conoscere Karl Marx. Lo dice: "Non ho mai letto Marx, e adesso è tardi per farlo; e urgente agire-. Il frettoloso, superficiale ritratto dell'editore continua con una corsa folle in auto, giù per la collina e il giorno successivo all'aeroporto dove accompagna, «in tenuta da combattimento-. la coppia in partenza, attorniato da -un gruppo di ragazzine, tipo commesse da boutique-. C'è, al termine di questo ritratto-cartolina, un accenno alla sua fine: - Un anno o due dopo fini per saltare in aria con la dinamite mentre tentava di sabotare le linee dell'alta tensione. La cosa mi rattristò-. Rattrista anche la superficialità di Bellow. n. o.