Bimbi export e da «consumo»

Bimbi export e da «consumo» La tragica realtà di decine di migliaia di bambini filippini Bimbi export e da «consumo» Molti, come Serena, sono comprati da famiglie europee che non vogliono sottostare all'iter burocratico delle adozioni, ma tanti altri sono «usati» sul posto ogni giorno dai pedofili occidentali DAL NOSTRO INVIATO MANILA — Cosi, quest'Europa che non fa più figli se li va a prendere nelle Filippine, come indica il traffico di bambini emerso con la storia di Serena. Essa non è la sola a essere stata comprata e venduta: nelle carceri di Manila vi è dal dicembre scorso una donna tedesca di 45 anni, arrestata mentre stava per esportare, se cosi si può dire, due bimbi, uno di tre mesi l'altro di due anni. Secondo la polizia negli ultimi sei mesi la donna ha venduto in Germania almeno 200 bambini, acquistati al prezzo medio di circa 500 dollari, rivenduti a non si sa quanto. Ma non è purtroppo l'unico caso. In questo particolare mercato infatti operano più di una organizzazione. La maggioranza dei bimbi filippini ovviamente hanno un'infanzia felice con le loro famiglie, nel decoro o nelle ristrettezze, come ovunque. Ma decine di migliaia di altri bambini di misere condizioni non venduti in Europa restano nelle Filippine dove sono comprati ogni giorno dai turisti europei per i loro sfoghi sessuali, nuovi oggetti di consumo dell'Europa considerata civilissima e non più colonialista. Da anni le Filippine sono diventate il paradiso dei pedofili di tutta Europa, soprattutto di quelli dei Paesi scandinavi, «civilissimi e antirazzisti», per non dire degli australiani. Abbandonati a se stessi, i bimbi filippini sono disponibili, si conquistano con un sorriso e costano poco. Se invece non sono abbandonati, le famiglie in genere chiudono un occhio. La morale e forte, ma la miseria lo è di più. La prostituzione minorile maschile è una delle piaghe più tristi del Paese, della quale pochi osano parlare. Lo ha fatto recentemente il Comitato nazionale per le donne, un organismo governativo cui si deve un'accurata ricerca sui problemi dell'infanzia. A Manila migliaia di ragazzi vivono letteralmente per le strade. Vengono da famiglie poverissime, trasferitesi dalle campagne. Non trovano sistemazione neppure nelle bidonvilles. ma in capanne sparse un po' ovunque; in molti casi, tropicali anime morte, si sistemano nei cimiteri. I bambini vivono in strada staccandosi presto dalle famiglie, arrangiandosi a vender qualcosa, giornali o sigarette. Di sera, popolano i parchi pubblici prostituendosi. Dal rapporto del Comitato: ■/ parchi sono di nolle popolati di bambini che battono, di età varia, mediamente intorno ai dieci anni, spesso al di sotto. Per le strade e nei parchi essi incontrano stranieri amichevoli, che li lusinI gano con regalini: pedofili. Questi organizzano gruppi di bimbi, verso i quali mostrano cura e attenzione, dando loro l'impressione di affetti famigliari. Qualcuno ogni tanto finisce in ospedale per essere stato vittima di eccessi di abusi sessuali, ma non vuol raccontare. Ciò perché il bimbo finisce per voler bene a quello stesso adulto che abusa di lui. ma che gli parla, gli da da mangiare, e talvolta lo protegge anche dalle angherie dei suoi coetanei-. Esagerazioni? La settimana scorsa e stato condannalo all'ergastolo un austriaco di trentanni per aver provocato la morte d'un bimbo di 9 anni abusandone con un vibratore. Quante sono le creature in queste condizioni? Nessuno li ha mai potuti contare. Secondo il Comitato, tra i venti e i trentamila. Secondo la Chantas. che include pero nel conto i ragazzi fino ai 16 anni. 75 mila. Che tipi sono? Ancora dal rapporto: -La vita di strada porta i bambini a contatto col crimine, coi racket del sesso e di spacciatori di droga. Essi fanno ricorso a tutte le loro capacita per sopravvivere. Rubano a coetanei più deboli, diventano bravissimi nello scippo. Svegli e furbi, sempre all'erta, terribilmente buoni attori, infidi e diffidenti di tutto e tutti. Molte delle loro buone qualità potrebbero essere indirizzate in senso positivo-. Tutto ciò a Manila, allo stato, diciamo cosi, brado, spontaneo. Ma in alcuni centri turistici delle isole tutto, per i civilissimi e raffinati pedofili europei, e organizzato in modo più -civile e rilassalo-. Nella sola cittadina di Pagsanjan. tre ore di macchina dalla capitale, famosa per le .sue cascate, vi sono, riferisce il rapporto del Comitato. -circa tremila bambini, tra i cinque e gli undici anni in maggioranza, ma anche fino ci Nanni, preparati a soddisfare i gusti c i desideri di migliaia di pedofili stranieri- -Oltre il 60 percento dei turisti hanno come obicttivo i bellissimi corpi abbronzati di maschietti esposti sui bordi delle piscine degli alberghi, pronti per essere abbordali 1...1 Vn bambino riceve mediamente dice: dollari per un breve incontro sessuale. Capita spesso che un pedofilo affitti per una notte anche dieci bambini tutti insieme, per orge. Tutte le pubblicazioni dei pedofili nel mondo esaltano da tempo i bambini di Pagsanjan. Le loro riviste in Australia e in Europa definiscono le Filippine come un paradiso, per gli incontri migliori a minor prezzo, dove i bambini fanno i migliori servizi a più buon mercato. Pagsanjan e nota negli ambienti dei pedofili come la capitale dei bambini, la nostra Mecca-. Tutto ciò non suscita scandalo e orrore nella popolazione locale, divorata dalla miseria. Il ministro degli Esteri, Manglapus. fiero anticolonialista di ritorno, non ha ancora speso una parola per questi nuovi bianchi cosi democraticamente disposti verso gli indigeni. «Purtroppo — afferma ancora il documento — la popolazione ha dapprincipio nascosto la testa nella sabbia, poi a poco a poco ha perfino sviluppato un 'attitudine amichevole verso chi abusa ì dei loro figli. I pedofili sono ! visti come uomini di buon cuore che con la loro preseni za e i loro soldi giovano alla ! comunità: tutto ciò che voI gliono e solo un po' di dìver! timento coi bambini. I pedo' fili sono per questa gente una vera manna, grazie alla quale molte famiglie sopravvivono-. Sono questi gli aspetti più , tragici nelle Filippine, dove | da anni sono crescenti due i sole cose: la miseria e la popolazione. Mentre tutta l'A! sia si e negli ultimi anni sviluppata e progredita, le Filippine diventano sempre più povere. Dal 1960 i salari sono | in costante diminuzione in termini reali, secondo un rapporto della Banca Mondiale. La popolazione cresce ai ritmo del 2.5 per cento all'anno azzerando ogni minimo sviluppo economico. Negli ultimi anni del regime di Marcos si era avuta una recessione dell'economia, che ora si e ripresa, ma non in misura da fronteggiare la situazione. La crescita e stata l'anno scorso di oltre il 6 per ceni o, ma anche se continuasi cosi, afferma la Banca Mondiale, soltanto nel H'92 il reddito prò capile tornerà ad essere in 1 ermim reali quello del 1982. Sara peggio per gli anni a venire considerando la crescita della popolazione facilmente prevedibile: la Chiesa si oppone fermamente a ogni controllo delle nascite e Corazon Aquino, pia. prega. Se anche si avesse fino al Duemila uno sviluppo economico de! 6 per cento. ì salari continueranno a cadere in termini reali del 3 per cento. Alla fine della guerra le Filippine erano seconde solo al Giappone per l'alto irrado di istruzione pubblica Oggi, solamente il 40 per cento dei bambini finiscono le elementari. Un quinto delle scuole sono chiuse. Fra dieci anni, quando la generazione alfabetizzata sani scomparsa, solo la mela della popolazione saia capace di leggere e scrivere. Ripugnante, il traffico svoltosi intorno a Serena e ad altri sventurati come lei. E le altre migliaia di bambini non venduti in Europa a famiglie adottive, ma comprati ogni : giorno sul posto? Fortunati0 Fernando Mozzetti t m j Un gruppo di bambini filippini. Le adozioni regolari sono possibili, nel rispetto della legge ì

Persone citate: Fernando Mozzetti, Manglapus