Attrazione fatale, atto secondo Nella notte una strage di mobili

Attrazione fatale, atto secondo Nella notte una strage di mobili Attrazione fatale, atto secondo Nella notte una strage di mobili Protagonista il pensionato che da tempo assedia la casa della sua ex convivente - La donna si sente perseguitata: «Temo voglia uccìdermi» - L'intervento della polizia - I retroscena «Attrazione fatale» a Mirafiori, atto secondo. Anacleto Pantano, dopo aver fatto la posta per giorni alla casa di Antonina Valentino, in strada delle Cacce 68, non ha più resistito e ha probabilmente voluto dare una svolta, a modo suo, alla storia che lo tormenta dopo che l'ex convivente ha deciso di interrompere la relazione: l'altra sera è penetrato in casa dell'ex amata -con l'intenzione — sostiene la donna — di uccidermi-. E' stato l'ultimo momento di un'ossessione continua per Antonina Valentino, che sostiene di essere vittima di pedinamenti e telefonate minatorie. Lui, Anacleto Pantano, pensionato, 64 anni, sposato e separato, cinque figli, non si rassegna alla fine della storia, nonostante una coltellata infertagli — lui accusa — da Vincenzo Narsilio, figlio della donna. Una tensione esasperata che venerdì lo ha spinto a prendere la decisione: è penetrato a notte fonda (erano le 3/ nello stabile, è arrivato all'altezza del quinto piano, è uscito da una finestra della scala, si è aggrappato a un'antenna della tv ed è balzato sul balcone di Antonina Valentino, entrando quindi in casa. Il resto lo racconta la donna: -Non riuscivo a dor¬ mire. Ho sentito dei rumori e mi soìio alzata piano piano per andare a vedere dalV'occhietino". Sono passata davanti al salotto e ho scorto un'ombra. Ho acceso la luce di colpo e ho visto lui. Ho aperto la porta di ingresso sono uscita e l'ho rinchiusa a chiave, intrappolandolo: La donna ha telefonato alla polizia, mentre all'interno l'uomo con un martello spaccava tutto ciò che gli veniva a tiro; vetri, lampadari, porcellane. Quando gli agenti sono arrivati l'uomo 'ha ancora avuto il tempo di rompere la vetrata della veranda: è stato preso e portato in Questura. Ma in strada della Cacce Antonina Valentino non è tranquilla e snocciola i momenti di quello che per lei è diventato un incubo senza via d'uscita: "Quell'uomo è violento, gli piace giocare al casinò, non gli bastano mai i soldi. Dopo aver interrotto la convivenza non esco quasi mai di casa, se non in compagnia di mia figlia. Mercoledì scorso sono scesa da sola per andare a posare l'immondizia nei bidoni, ma lui mi ha vista e ha tentato di investirmi con l'auto. Ho paura, vuole uccidermi-. Una tensione che si trasmette anche ai familiari. Sostiene la nuora Loredana Battaglia, moglie di Vincenzo Narsilio: "Non è vero che mio marito ha accoltellato Pantano. Lui ha fatto il suo nome per vendicarsi della madre e per avere via libera con noi. Già il 10 novembre, prima dell'accoltellamento, aveva fatto irruzione in casa mia, pensando dì trovare mia suocera che lui aveva preso a botte la sera prima. Poi dopo l'arresto ha continuato a minacciarci per telefono e ha anche cercato più volte di investirci. Noi tutti viviamo nell'incubo dì cosa può fare quel pazzo-. Nessuno vi ha aiutati? «Ci siamo rivolti a polizia e giudici, facendo presente che il Pantano era stato sottoposto a perizia psichiatrica ed era risultato pericoloso per sé e per gli altri, con intenzione di uccidere e uccidersi. Non voglio fare polemiche su come ci hanno trattati, ma il fatto è che non hanno preso provvedimenti, dicendo che non ci sono elementi a sufficienza. Aspettano che ci scappi il morto?-. p. q. Antonina Valentino davanti alla specchiera distrutta

Persone citate: Anacleto Pantano, Pantano, Vincenzo Narsilio