Nuovi alberghi? No, grazie di Luisella Re

Nuovi alberghi? No, grazie Per gli esercenti della Confcommercio anche i 6 approvati sono troppi Nuovi alberghi? No, grazie Ne salvano al massimo tre - «Con una liquidità di tre miliardi oggi si può mettere in piedi un'operazione da 10. E mal che vada l'hotel diventerà un residence» - Sospetti su speranze o tentativi di speculazione - «Bisogna invece potenziare quelli a prezzi contenuti» E' polemica sul nuovi alberghi a Torino per i Mondiali Sono state chieste 21 autorizazioni, per sei delle quali la Giunta comunale ha dato un parere positivo, ma gli albergatori ritengono che siano ancora troppe. Bernardino Garetto, presidente provinciale dell'Aiat-Confcommercio cui fan capo tutti i 22 alberghi locali a quattro e cinque stelle, 72 alberghi su 77 a tre stelle e 89 alberghi sui 104 a due stelle, spara a zero. «A T'orino l'ultimo albergo nuovo fu il President nel 79, mentre da allora le innovazioni di rilievo si sono limitate alla ricostruzione del Jolly Ligure e del Diplomane, subentrato al Patria. Se nessun altro imprenditore è sceso in campo, è perché l'ipotesi di nuove strutture alberghiere esclude prospettive economicamente giustificate. Né ora né in previsione delle cinque partite dei Mondiali, per cui abbiamo già risolto la sistemazione dei 600-800 tra giornalisti, dirigenti e arbitri in arrivo-. Bastano cinque giornate di pallone a giustificare le recenti domande di autorizzazione per 21 nuovi alberghi (con un totale di 2500 camere e 5 mila posti letto), sia pure già ridimensionate dalla Giunta? Secondo il presidente degli albergatori, no. -Se sarà approvata la proposta di legge Marchini, — sostiene — il servizio alberghiero verrà inserito tra i servizi che dal 1975 vincolano determinate aree urbane a parcheggi, scuole o verde pubblico con lo scopo di garantire determinati standars urbanistici. Di fronte alla possibilità di adibire a strutture recettive aree bloccate e suscettibili di esproprio, si comprende dunque come i proprietari stiano scoprendo un'irresistibile vocazione alberghiera-. Tanto più tenendo presente che -con la prospettiva dei Mondiali, la legge Carraro prevede per la costruzione di nuovi alberghi finanziamenti per il 35 per cento a fondo perduto e per un altro 35 per cento ad interessi contenuti. Risultato: con una liquidità di tre miliardi oggi chiunque può mettere in piedi un'operazione di dieci miliardi complessivi-. Senza contare che, qualora a lungo termine i futuri alberghi non reggessero, (■■Tra le sei approvate — commenta Garetto — le strutture con potenzialità davvero solide si limitano alle due ubicate in corso Regio Parco all'angolo di Lungo Dora Savona oppure in corso Unione Sovietica all'altezza di corso Tozzoli-ì, si potrà forse ricavarne ottimi -residence- ad alto reddito. In proposito, proprio oggi l'Aiat-Confcommercio riunirà il suo direttivo per formulare alcune proposte relative alla cernita dei progetti. Anticipa Garetto: "Chiederemo sia data priorità ad ampliamenti o ristrutturazione degli alberghi esistenti e rifiuteremo qualsiasi criterio discriminatore tra le diverse aree del Piemonte-. Questo perché, mentre i Mondiali passano, si spera invece che il turismo locale si rafforzi Chiarisce il presidente dell' Aiat: "Negli ultimi dieci anni il rapporto presenze-notte si è stabilizzato, nonostante nell'87 e nell'88 un considerevole apporto di clientela nuova sia stato favorito dalle iniziative congressuali promosse dall'assessore Matteoli. Di qui un incremento purtroppo fronteggiato da una ulteriore contrazione delle presenze commerciali e turistiche-. Gli albergatori ammettono però l'intasamento che l'anno scorso caratterizzò 11 congresso Anci e l'adunata degli alpini, oppure il picco di presenze che nei periodi più attivi intasa la metà della settimana. Puntualizza Garetto: "Riteniamo che tali picchi possano essere assorbiti dai potenziamenti ora in corso presso il Majestic, il Royal, il Dogana Vecchia e l'Ariston, per un to¬ tale di 215 camere nuove. Ogni ulteriore potenziamento reggerà solo se radicato in una politica in grado di assicurare tre condizioni secondo noi fondamentali: un centrocongressi di almeno duemila posti; un centro fieristico con iniziative di grande respiro affidate ad una società di gestione imperniata sul contributo determinante della Fiat; una promozione efficace del turismo d'arte e di cultura». Ma c'è in attesa anche un forte turismo di massa. Con tante scolaresche che non riescono a programmare una gita a Torino perché non trovano sistemazione, famiglie in trasferta turistica locale che non possono permettersi alberghi di lusso ma rifiutano di pernottare in topaie impresentabili, ospiti in arrivo da lontano che non si sa mai dove collocare. "Oggi il turismo è effettivamente orientato sul classico albergo a due o tre stelle, con camere caratterizzate da servizi ormai irrinunciabili e da prezzi abbordabili. Di qui lo. richiesta che i finanziamenti delle legge Carraro, oggi disponibili solo per stanziamenti dai 1500 milioni in su, vengano concessi anche per interventi-minori-. Luisella Re La sala dell'albergo «Dogana vecchia», recentemente ampliato e ristrutturato

Persone citate: Bernardino Garetto, Carraro, Dogana Vecchia, Garetto, Marchini, Matteoli

Luoghi citati: Piemonte, Savona, Torino