Il gigante buono piange al traguardo

Il gigante buono piange al traguardo CICLISMO Successo del belga Van Hooydonck in un Giro delle Fiandre con lampi azzurri Il gigante buono piange al traguardo Il colosso (m 1,93) ha staccato tutti nel finale di una gara durissima - Buona prova degli italiani, in fuga per 200 km con Lietti e Chiesa - Bugno (34°) desiste al momento decisivo MEERBEKE — Grande Giro delle Fiandre, e vincitore probabilmente grande (ha soltanto 22 anni, è alla sua prima vittoria in una -classica»), sicuramente alto, anzi altissimo per le -misure» del ciclismo: Edwig Van Hooydonck, belga anzi di più, fiammingo, statura da cestista (1,93), protetto di Eddy Merckx, è arrivato sul traguardo, dopo 264 durissimi chilometri di vento e di pioggia e di freddo, oltre che di pavé e di muri da scalare o da percorrere penosamente a piedi, per l'impossibilità di spingere la bicicletta in salita e nel fango, con 22" su un gruppetto formato dai suoi compagni di fuga, da lui staccati a 14 chilometri dal traguardo. Van Hooydonck si è festeggiato scoppiando in lacrime. Un lungo pianto liberatore, dopo l'angoscia del finalissimo, quando ha disperatamente spinto un rapportone (54x13, circa otto metri per pedalata), rendendo vana la caccia di un gruppetto, poi regolato nella volata per il secondo posto da un altro belga, Frison. Grande Giro delle Fiandre in senso classico, cioè terrificante: con tutta l'epopea che, in settantatré edizioni, ha fatto grandissima ed ambitissima questa corsa. Nel giorno dell'esaltazione di un ciclismo durissimo, davvero alla fiamminga, gli italiani si sono conquistati un ottimo spazio, lasciando addirittura un grosso segno nella corsa, nella giornata, con una fuga ai quasi 200 chilometri, cominciata poco dopo la partenza da St. Niklaas, condotta da Lietti e — per un tratto più breve, anzi meno lungo — da Chiesa: da 20' sul gruppone non reattivo, il vantaggio si è ridotto a 5' quando mancavano 45 chilometri al traguardo. La reazione del resto della corsa è diventata a questo punto violentissima e i due, distrutti dalla fatica e dal maltempo, hanno patito un cedimento improvviso: e la loro avventura è finita a 30 chilometri dalla conclusione della gara. A quel punto c'era ancora da scalare l'asperità dal nome più terribile, il muro di Grammont, a -meno 17». Lì si è arreso definitivamente un altro italiano, e fra i più attesi, che fino a quel momento si era mosso bene, cioè Bugno, anche perché gli è venuta meno la collaborazione di Tebaldi, sin lì ottimo suo compagno di strada (e, a proposito di italiani, segnaliamo anche Roscioli, per un encomio di giornata, ricordando che hanno preso il via quattro nostre squadre, cioè la Chateau d'Ax, l'Ariostea, la Carrera e la Malvor-Sidi). Van Hooydonck — che con il successo di ieri ha dato ragione a se stesso, impegnato a fare ciclismo nonostante il parere contrario di chi vedeva, nella sua statura, un handicap eccessivo — ha staccato Frison belga, Lauritzen norvegese, Pedersen danese (dell'Ariostea) classificatisi nell'ordine nella volata dei secondi, volata alla quale hanno preso parte anche Sergeant belga, Peiper australiano e Hermans olandese (miglior italiano Petito, 19° a l'53"). Van Hooydonck ha approfittato, per la botta decisiva, dell'ultimo muro, quello di Bosberg, a 13 chilometri dal traguardo: li ha conquistato i metri, i secondi decisivi. Da notare che Van Hooydonck ieri è stato come «liberato», per assumere iniziative personali, dall'assenza del tedesco Golz, teoricamente suo capitano nella Superconfex. Con il successo di ieri a Meerbeke, il gigantesco belga si è affiancato in vetta alla classifica della Coppa del Mondo al francese Laurent Fignon, vincitore della prima prova, la Milano-Sanremo. Ordine d'arrivo: 1. Van Hooydonck (Bel) km 264 in 7,01', media 37,624; 2. Frison (Bel) a 22"; 3. Lauritzen (Nor); 4. Sorensen (Dan); 5. Hermans (OD; 6. Sergeant (Bel); 7. Peiper (Aus) s.t.; 8. De Wolf (Bel) a l'45"; 9. Lammerts (Ol) a l'53"; 10 Bauer (Can); 11. Lieckens (Bel); 12. Capiot (Bel); 13. Anderson (Aus); 14. Verhaeven (Ol); 15. DeWilde (Bel); 19. Petito s.t.; 23. Fidanza a 2'18"; 26. Baffi; 27. Passera; 29. Roscioli; 34. Bugno s.t. Classifica della Coppa del Mondo dopo due prove: 1. Fignon e Van Hooydonck p. 12; 3. Maessens e Frison 9; 5. Baffi e Lauritzen 8; 7. Sorensen e Pensee 7; 9. Hermans e Kelly 6; 11. Sergeant e Gioia 5; 13. Peiper e Dhaenens 4; 15. De Wolf e Rué 3; 17. Lammerts e Calcaterra 2; 19. Bauer e De Wilde 1.

Luoghi citati: Milano, Sanremo