Morandotti non basta all'lpifim

Morandotti non basta all'lpifim BASKET - Nel terzultimo turno di regular season Scavolini ko con FArimo Morandotti non basta all'lpifim 1 I11CS1 UdUU lì 111 U»« Udlld IY11U11 I torinesi battuti in casa dalla Knorr malgrado i 39 punti del loro capitano - Philips, Benetton, Enichem e Snaidero si avvicinano ai pesaresi La Virtus ringrazia Binelli e Johnson hi r>iiD7in mai tkc I di CURZIO MALTESE TORINO — Se nel finale, sull'88-86 per la Knorr, gli arbitri Cazzaro e D'Este avessero punito un vistoso «passi- a Bonamico. Se Morandotti non avesse commesso l'unico errore proprio in coda a una gara perfetta. Meglio, se Asti avesse deciso di risparmiare al capitano l'angoscia dei due tiri liberi decisivi (92-94) a 32" dalla sirena. Se tutto questo fosse accaduto in fondo a una bellissima partita, l'Ipifìm oggi avrebbe allontanato lo spettro dell'A2 e non avrebbe più nulla da chiedere agli ultimi 180' di campionato. Cosi non è stato, e la squadra torinese dovrà sudarsi sino all'ultimo il biglietto per i playout. Intendiamoci, la Knorr non ha rubato nulla. Per una sera Brunamonti, Richardson e compagni hanno materializzato il sogno miliardario dell'avvocato Porelli, magnate dell'import americano a Bologna. E contro una Ipifim in forma, ne è uscita una battaglia degna di un pubblico gonfiato (4200 paganti) ed eccitato dalle voci di rilancio. Il vero, grosso (è il caso di dirlo) rimpianto di Asti dev'essere di non aver potuto utilizzare in una gara come questa i 2,10 di altezza e 130 chili di Darryl Dawkins, promesso sposo di Torino. Baby Gorilla avrebbe potuto rimediare all'insostenibile leggerezza dell'Ipifim sotto canestro. Soprattutto nel finale, quando Brunamonti sparava da tutte le posizioni, sicuro che, in caso di errore, la palla sarebbe finita nelle mani di Binelli o Clemon Johnson. Ora i torinesi devono difendere domenica a Venezia il vantaggio di 14 punti preso all'andata all'Hitachi. Una trasferta difficile, che l'Ipifìm può affrontare col conforto di un gioco ritrovato e di un im¬ menso Morandotti. Il capita- menso Morandotti. Il capitano ieri ha aggiunto più zucchero alla serata di quanto ne abbia regalato Richardson, compiendo il capolavoro della stagione (39 punti, 9 su 12 da due, 3 su 3 da tre), viziato soltanto dalla distrazione finale. Il resto della truppa ha giocato secondo possibilità, non eccelse ma neppure disastro- se, con Taylor e Scamati su- se, con Taylor e Scamati sugli scudi nel primo tempo, e Bargna ottimo nella ripresa. Tanto è bastato per tenere sul filo il dollarificio dell'avvocato Porelli, puntellato dal genio di Brunamonti, affidato agli estri degli americani, di un Villalta a caccia della magica quota novemila (ora è a meno 15) e infine da un Binelli uscito dall'ombra sol- tanto negli ultimi minuti. li tanto negli ultimi minuti. In breve, uno splendido progetto di squadra, al quale Hill non pare aver dato un'anima. Altrimenti la partita sarebbe finita prima del riposo. Ma la Knorr, sul 50-41 al 18', riusciva a rimediare un parziale di 8-0 da parte dei padroni di casa, protagonista naturalmente Morandotti. E partiva la splendida altalena della ripresa, tesa sul filo del punto, con un unico strappo da parte degli ospiti al 30' (77-72, poi 79-74). Fino al thrilling finale, con l'errore arbitrale, quello di Morandotti e i canestri finali di Binelli e di Richardson, magnifico egoista, che a 2" dalla sirena rubava una rimessa a Bargna e firmava il 98-92. M | M Bianchini è stato espulso e Pesaro ha perso |

Luoghi citati: Asti, Bologna, Torino, Venezia