Oggi «preludio» a Londra per il summit della Nato

Oggi «preludio» a Londra per il summit della Nato Oggi «preludio» a Londra per il summit della Nato Zanone rappresenta l'Italia alla sessione dell'Unione Europea Occidentale ROMA — Toccherà al ministro della Difesa Zanone, stante l'assenza di Andreotti che è con De Mita a Tokyo, rappresentare insieme con il sottosegretario agli Esteri Manzolini il governo italiano all'odierna sessione ministeriale dell'Unione Europea Occidentale a Londra. I ministri degli Esteri e della Difesa dei Paesi aderenti all'Ueo (Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia e Benelux, cui si sono aggiunti ultimamente anche Spagna e Portogallo) hanno stilato, infatti, una fitta agenda che serve in pratica da preludio al summit della Nato di maggio in cui il tema della sicurezza in Europa, nell'era di Gorbaciov e Bush, sarà in primo piano. Una nota diramata alla vigilia della riunione londinese dal ministero della Difesa elenca i principali argomenti all'ordine del giorno della sessione di oggi dell'Ueo: i più recenti sviluppi EstOvest, l'auspicato rafforzamento della stabilità e della sicurezza in Europa attraverso i negoziati in corso per il controllo degli armamenti, con il corollario di un più incisivo contributo alla cooperazione europea, e inoltre la limitazione delle armi chimiche. L'agenda della riunione odierna sarà completata dall'elezione del nuovo presidente dell'organizzazione, che sarà l'ex ministro della Difesa olandese Vim Vandekelen. Verranno poi visionate le richieste di adesione di Grecia e Turchia, che per adesso resteranno ancora congelate. E infine, i ministri dell'Ueo esamineranno la situazione della Nato a 40 anni dalla sua costituzione, nel momento in cui la tradizionale natura dell'Alleanza Atlantica è rimessa in discussione fin dalle fondamenta dall'accelerazione impressa da Gorbaciov ai rapporti Est - Ovest. Nefcii ambienti della Nato si registra infatti un moderato ottimismo sullo stato attuale delle relazioni con l'Urss mitigato da due incognite. La prima deriva dai dubbi sulla permanenza dello stesso Gorbaciov alla guida dell'Unione Sovietica a causa delle perduranti difficoltà economiche e delle resistenze che, all'interno della nomenklatura, il processo innovativo avviato dal leader del Cremlino continua ad incontrare. La seconda incognita rispecchia il rischio combinato dai mutamenti in atto a Est e dal rafforzamento della coesione economica europea, che potrebbero favorire l'apparizione di un «regionalismo» continentale a spese della tradizionale cooperazione globale fra le due sponde dell'Atlantico. Queste osservazioni emergeranno probabilmente nelle discussioni odierne a Londra. Anche se il messaggio lanciato dallTJeo resterà sul fondo aperto e speranzoso, incentrato sulla necessità di proseguire sulla strada dei negoziati per la riduzione degli armamenti, come quelli in corso attualmente a Vienna e relativi alle forze convenzionali, che una nota della Farnesina, proprio alla vigilia della sessione Ueo, definisce • incoraggianti-. p. pat.

Persone citate: Andreotti, Bush, De Mita, Gorbaciov, Zanone