Tregua «di sangue» nel Nord Namibia

Tregua «di sangue» nel Nord Namibia Difficile avvio dell'indipendenza Tregua «di sangue» nel Nord Namibia WTNDHOEK (Namibia) — Combattimenti tra forze di polizia sudafricane e gruppi di guerriglieri nazionalisti della «Swapo», l'organizzazione popolare dell'Africa di Sud-Ovest, sono continuati ieri, per il secondo giorno consecutivo e nonostante un cessate il fuoco, nel Nord della Namibia in quella che è stata definita «un'alba di sangue» del processo d'indipendenza del territorio. I morti sarebbero, secondo il portavoce della polizia sudafricana, almeno 42. In un comunicato diffuso dal suo quartier generale di Luanda, in Angola, la Swapo ha accusato i sudafricani di aver aperto per primi il fuoco contro elementi del movimento nazionalista e che questi hanno risposto per autodifesa. Un portavoce della polizia della Namibia ha precisato che agenti con la collaborazione di elicotteri e di reparti delle forze di difesa sudafricani sono impegnati nel cercare di rintracciare gli almeno quattrocento guerriglieri della Swapo infiltratisi dall'Angola in una striscia di confine lunga circa 350 chilometri. n consiglio delle Chiese della Namibia ha riferito che ieri un elicottero della polizìa namibiana ha aperto il fuoco su un gruppo di giovani che indossavano magliette e camicie con i colori verde, rosso e blu della Swapo seduti in un bar del piccolo centro di Uukango, vicino al confine con l'Angola, uccidendone otto. Un portavoce della polizia ha categoricamente smentito la notizia precisando che nessun elicottero si trovava nella zona ieri.

Luoghi citati: Africa Di Sud-ovest, Angola, Luanda