Moto italiana in crisi e la Benelli licenzia

Moto italiana in crisi e la Benelli licenzia Moto italiana in crisi e la Benelli licenzia PESARO — Alejandro De Tomaso, titolare della Gbm, ex Benelli Moto, ha comunicato al sindaco, Aldo Amati, la decisione dell'azienda di avviare le procedure di licenziamento per 130 dei 235 dipendenti. Le ragioni addotte sono quelle legate alle difficoltà perduranti del mercato ed alle perdite che l'azienda subisce in relazione alla mancanza di commesse. Il sindaco ha da parte sua fatto presente la gravità della decisione ed ha ricordato a De Tomaso l'impegno della Benelli, preso in più sedi, di presentare ed attuare programmi di ristrutturazione e sviluppo della produzione. De Tomaso ha prospettato anche, in modo generico, la possibilità di futuri investimenti per l'ammodernamento, oltre ad ipotesi di diversificazione della produzione. In tempi passati i dipendenti della Benelli Moto ammontavano ad oltre 600 e negli anni l'industria si è andata via via ridimensionando. Tra le accuse rivolte a De Tomaso dai sindacati quella di non averla mai potenziata dal punto di vista commerciale e di non averle rinnovato i modelli di produzione. n mercato della moto denota da tempo una situazione difficile, con vendite in calo: a livello mondiale il Giappone la fa da padrone in tutte le cilindrate; l'Italia si piazza al secondo posto con 700 mila unità vendute nell'87, ma in netto calo rispetto all'inizio dgeli Anni 80 quando la produzione (tra motocicli e ciclomotori) sfiorava il milione e mezzo di unità. A fame le spese sono state marche blasonate come la MV Agusta, la Bianchi, la Laverda, la Mondial, la Swm. Sono cresciuti nomi come la Cagiva, che ha assorbito Ducati e Morini, e la Aprilia. Leader a livello produttivo è la Piaggio, che ha assorbito la Gilera. Ma mentre nel settore ciclomotori la produzione nazionale copre ampiamente la richiesta e le importazioni sono ridotte, nelle cilindrate oltre i 380 ce i giapponesi stanno creando serie difficoltà ai produttori nazionali, al punto che hanno raggiunto l'85% delle vendite nelle grosse cilindrate. Ed è in questo quadro che si situa la crisi della Benelli: De Tomaso ha chiesto misure di restrizione all'import, ma difficilmente potrà essere accontentato, soprattutto in vista della liberalizzazione del '93. La strada della rivincita dei produttori italianipotra invece venire da un miglioramento della produttività e dal lancio di nuovi modelli in grado di far fronte alla concorrenza."

Persone citate: Morini, Pesaro ? Alejandro

Luoghi citati: Giappone, Italia