«Ma il pci ignorava il documento Cirillo» di Fulvio Milone
«Ma il pci ignorava il documento Cirillo» L'ex direttore dell'Unità, Petruccioli, in aula «Ma il pci ignorava il documento Cirillo» Il faccendiere Rotondi: «Scrissi io il falso, per amore della cronista» NAPOLI — Eccolo qui, l'uomo delle mezze verità e delle mille bugie, il falso «007» che rifilò un documento contraffatto sul caso Cirillo ad una giornalista dell'Unità, chiamando in causa gli esponenti de Enzo Scotti e Francesco Patriarca. Durante l'ottava udienza del processo, Luigi Rotondi non rinuncia a seminare ulteriori dubbi e sospetti nella spy story delle trattative per la liberazione dell'ex assessore regionale de, rapito dalle Br nell'81. -Qualcuno, di cui non faccio il nome, mi disse che nell'ultima settimana di maggio l'onorevole Enzo Scotti si recò ad Ascoli Piceno e pagò il pedaggio autostradale con il suo tesserino magnetico —- dice l'imputato —. Il numero di codice del deputato venne dunque registrato. Ecco perché nel documento scrissi che l'uomo politico era andato dal camorrista Cutolo nel carcere di Ascoli». Il faccendiere coinvolge ancora una volta il leader democristiano, e fa riferimento al periodo in cui gli «007» del Sismi intensificarono le visite in carcere al capo camorrista Raffaele Cutolo. Perché ha taciuto per tanto tempo? « Perché solo questo tribunale offre le garanzie per l'accertamento dei fatti-. Dei politici torna a parlare lo stesso Cutolo che dalla gabbia preannuncia clamorose rivelazioni entro la prossima settimana. Rotondi risponde dei reati di falso e diffamazione nei confronti di Enzo Scotti e del senatore Francesco Patriarca: le stesse accuse rivolte all'ex giornalista dell'Unità Marina Maresca. Secondo il giudice istruttore Carlo Alemi, il faccendiere avellinese elaborò il documento su ispirazione di Cutolo. E adombra il sospetto di un duplice movente: il falso sarebbe stato organizzato da -don» Raffaele per vendetta contro la de, che non manteneva le promesse fatte in cambio dell'intervento a fa¬ vore di Cirillo, ma anche per «bruciare» il pei e il suo giornale, che del caso Cirillo avevano fatto il loro cavallo di battaglia. Per costruire il falso, Rotondi avrebbe intascato dieci milioni dalla camorra. Ma Rotondi oppone una sua verità: «L'ho fatto per amore. Sì, ho scritto quel documento per aiutare Marina a fare un colpo giornalistico». Alla mozione degli affetti dell'imputato per Marina Maresca non crede affatto l'avvocato Fausto Tarsitano, che rappresenta il giornale del pei e il suo ex direttore, Claudio Petruccioli. Tarsitano spiega che Rotondi «era un collaboratore fidato della questura di Roma. E veniva pagato». Dopo Rotondi, davanti al presidente della corte è comparso Claudio Petruccioli, direttore dell'Unità all'epoca della pubblicazione del falso documento. Querelato per diffamazione da Scotti e Patriarca, l'esponente del pei ha smentito Marina Maresca, che tre giorni fa si era detta convinta che il placet alla pubblicazione fu dato dalla direzione del partito. «E perché — chiede il presidente — nessuno al giornale fece accertamenti prima di pubblicare il falso rapporto?». Petruccioli: «Alcune verifiche furono fatte, e sembrarono confermare la veridicità del documento». Ieri, mentre era in corso l'ottava udienza del processo, l'ufficio di presidenza della commissione bicamerale sulle stragi e il terrorismo ha reso noto che mercoledì prossimo deciderà il calendario delle audizioni sul caso Cirillo. H presidente Libero Gualtieri ha annunciato che intende acquisire i verbali del comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica, riunitosi il giorno successivo al rapimento di Ciro Cirillo. Fulvio Milone
Luoghi citati: Ascoli Piceno, Napoli, Roma
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Morto a 75 anni Amerigo Dumini uno dogli uccisori di Matteotti
- Ancora nessuna notizia certa sul numero dei morti e dei contaminati in Ucraina. Scatta nella notte l'allarme in Cannila: radioattività aumentata di Ire volle. Invilo a tenere i bambini in luoghi chiusi
- Morire a Canelli a 25 anni
- Savona, un pari d'orgoglio
- Nascita di Marconi
- L'Entella a Montevarchi raggiunta su rigore: 1-1
- A casa gli albanesi il governo li espelle
- ALDO MORO
- E' tornato il calcio giovane
- Bergamo: guerriglia tra "tifosi,, durante la partita con il Torino
- Morto a 75 anni Amerigo Dumini uno dogli uccisori di Matteotti
- Grazie Juve, grazie Brady
- A colloquio col più famoso detective di Francia e con l'italiano che egli salvò dalla ghigliottina
- Nascita di Marconi
- Tre domande a Capanna
- un po'di fantascienza
- Internet, istruzioni per l'uso
- FRA MAGIA E STREGONERIA
- Ticino, la minaccia è svizzera
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- La tragedia della transessuale Richards
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Morto a 75 anni Amerigo Dumini uno dogli uccisori di Matteotti
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy