Craxi congela la crisi

Craxi congela la crisi Ieri il faccia a faccia tra il segretario socialista e De Mita Craxi congela la crisi Restano «instabilità e incertezze nelle prospettive politiche», dicono in via del Corso - Un mese di tregua, fino al congresso psi di metà maggio - Altissimo: quella del governo «è una morte annunciata» ROMA — Anche Ciriaco De Mita—evidentemente Arnaldo Forlani ha fatto scuola — ha deciso di incontrare Bettino Craxi nel corso di una colazione di lavoro, consumatasi ieri a villa Dona Pamphili. L'incontro tra i due ha congelato la situazione così come era stata aggiustata dal vortice di colloqui della giornata di giovedì: il governo per adesso va avanti, ma i rapporti politici restano tesi. Non c'è nessuna quiete dopo questa tempesta Del colloquio a due nessuno dei protagonisti ha tornito alcun commento diretto. C'è stata una nota dell'ufficio stampa del psi e ha parlato il portavoce di Palazzo Chigi, quest'ultimo per dire che l'atmosfera è stata •molto cordiale' e che i problemi sollevati da Craxi hanno riguardato più lo stato dei rapporti all'interno della maggioranza che l'attività del governo. Non che non si sia parlato dell'attività di governo, ma, per quanto riguarda il punto principale (cioè la manovra economica), •c'è piena convergenza sitila sostanza e sul metodo di esame, che è quello indicato da De Mita nella riunione con i capigruppo della maggioranza». Vale a dire che, 'ferma restando la natura sostanziale della manovra, l'intesa è di ricercare le possibilità di migliorarla nel confronto tra governo e maggioranza'. De Mita ha tutto l'interesse a sostenere che l'ultimo assalto di Craxi riguardava i partiti di maggioranza e non il governo, ma la nota socialista infor¬ ma che Craxi ha espresso al presidente del Consiglio 'le sue preoccupazioni per le difficoltà che il governo e la maggioranza parlamentare incontrano nell'attuazione dei programmi concordati, per il rinnovarsi di situazioni confuse e conflittuali, che determinano ritardi oltre che elementi di instabilità e di incertezza nelle prospettive politiche», n psi — continua la nota—ha appoggiato Onora il governo •mei suoi propositi di risanamento della finanza pubblica». Ora — e questo è il massimo di rassicurazione concesso — «è impegnato in un'iniziativa che si propone di migliorare e di correggere dove è necessario i provvedimenti presentati al Parlamento». Nei prossimi giorni verrà compiuto dalla direzione del partito «un nuovo e approfondito esame» della situazione anche in vista dell'ormai prossimo congresso (13-18 maggio). In pratica, per il momento, a De Mita non viene concesso più di un mese per rilanciare l'iniziativa del governo. Del resto Craxi, dopo un incontro avuto in mattinata con il segretario repubblicano Giorgio La Malfa, aveva confermato che, a suo giudizio, «Za situazione politica italiana presenta caratteri di particolare confusione, che non è facile rimuovere»; che occorrerebbe 'esporre proponimenti chiari», ma questo 'purtroppo non avviene»; che restano notevoli preoccupazioni -per lo stato negativo della finanza pubblica». Insomma, il segretario socialista ha parecchio da ridire anche sul governo e anche se ha deciso di non portare fino in fondo il suo assalto, resta minacciosamente attendato attorno alle mura invece di ritirarsi. D'altra parte, anche se La Malfa si è chiamato fuori dalle 'turbolenze» di questi giorni attribuendone tutta la responsabilità a Craxi, ha espresso egli stesso un augurio che la dice lunga sul suo apprezzamento dell'attività di governo: «Spero — ha detto il segretario del pri — che il governo abbia la forza per andare avanti affrontando i problemi, forza che non ha avuto tanto che i problemi sono ancora aperti». I repubbli- cani, come 1 socialisti (ma probabilmente pensando a terapie diverse), concentrano le loro insoddisfazioni sullo stato della finanza pubblica. Più esplicitamente 11 segretario liberale Renato Altissimo, in un'intervista concessa al Secolo XIX, parla di «una situazione di cottura» del governo e definisce «probabile» una crisi subito dopo le elezioni europee. SI tratta, per Altissimo, di «una morte annunciata», tanto che «o il malato dà segni evidenti di non essere in coma e riprende veramente a marciare, o, altrimenti, ne tragga le conseguenze». I liberali denunciano una loro difficoltà a 'Vivere questa fase in cui i programmi non si realizzano». La situazione, per loro, 'rimane pesante». Di tutto questo, cioè della persistenza di uno stato di pre-crisi, Forlani, che in questi giorni si è dato molto da fare per evitare il peggio, si rende perfettamente conto. Per questo, parlando ieri ai dirigenti organizzativi della de sulle prossime elezioni europee, ha detto: 'Ora facciamo queste elezioni e cerchiamo di vincerle, perché una vittoria nostra aiuterebbe la coalizione di governo più di tanti colloqui e incontri». E' evidente che il segretario de spera di poter appoggiare su un buon risultato elettorale del suo partito un'iniziativa politica di rilancio dei rapporti nella maggioranza, che blocchi e sostituisca la crisi annunciata. Paolo Passarmi

Luoghi citati: Altissimo, Roma