«Un milione al mese per esser maltrattata»

«Un milione al mese per esser maltrattati» «Un milione al mese per esser maltrattati» Denuncia degli anziani ospiti in una casa di riposo della Curia di Napoli - «Le infermiere mi hanno rotto un piede» - La polizia conferma: «L'istituto è sporco e fatiscente, l'assistenza inadeguata» NAPOLI — Storie di violenze quotidiane, di vecchi condannati all'abbandono e alla solitudine, costretti a vivere nella sporcizia. I! racconto e condensato in poche pagine dattiloscritte, che il capo della squadra mobile di Napoli inviera stamane al palazzo di giustizia. Sulla scrivania del funzionario c'è già un fascicolo con su scritto: «Casa di riposo Leopoldo Dentale». Gli ospiti del vecchio e fatiscente istituto per anziani di proprietà della curia arcivescovile, nel centro antico di San Giorgio a Cremano, hanno rotto il silenzio e accusato di maltrattamenti medici e infermieri. A narrare con un filo di voce quanto accade tra le mura del -Dentale» sono state Carmela Caputo. 90 anni, e Narcisa Da Grava, di 82 Ora sono ricoverate insieme con un altro ospite dell'istituto. Salvatore De Marzo. 76 anni, nell'ospedale napoletano ■Pellegrini». Carmela ha un femore spezzato. Narcisa ha subito la frattura delle ossa di un piede. In condizioni molto più gravi è Salvatore, affetto da ritenzione urinaria. Narcisa Da Grava e ricoverata da quaranta giorni nel reparto di ortopedia. Dice di aver subito la frattura del piede nella casa di riposo. • Accadde mentre le infermiere mi sollevavano dal letto. Il piede rimase incastrato tra le sbarre di ferro. Urlai per il dolore, ma loro mi mandarono al diavolo e continuarono a tirare. Trascorsero ventiquattr'ore prima che un medico decidesse di trasferirmi in ospedale». E Carmela Caputo, ricoverata appena l'altro ieri sera? «Qualcuno nell'istituto, non so chi. mi ha spinto. Non fatemi dire altro: lio paura». Paura di chi? E perché? La polizia ha cominciato ad indagare dopo le denunce delle due donne. L'altra notte un funzionario della squadra mobile ha varcato la soglia del ■Dentale»: «C'era un solo medico e quattro infermiere, che dovevano prendersi cura di oltre cento persone anziane, certo non autosufficicnti. Le condizioni igieniche lasciavano molto a desiderare: sul pavimento di una stanza c'era una larga chiazza di urina. L'odore era insopportabile. 1 locali sono molto vecchi. L'istituto è dotato di un'infermeria: uno stanzone nel quale sono stati collocati due armadietti per i medicinali-. Gli anziani ospiti della casa di riposo avrebbero confermato i maltrattamenti. «Sono abbandonati a loro stessi — spiegano gli inquirenti —. Molti sono costretti a letto 24 ore su 24. Quando chiedono aiuto agli assistenti si sentono dire senza troppi complimenti che non devono rompere le scatole. Eppure quelli sono ospiti paganti». Il soggiorno nell'istituto «Dentale» costa un milione al mese. Gli ospiti devono consegnare all'amministrazione ì due terzi delia pensione; al resto ci pensano le amministrazioni comunali di San Giorgio e di altri quattro paesi. Cinque anni fa gli amministnnori di San Giorgio cita rono in giudizio la curia di Napoli sostenendo che la proprietà non ha alcun diritto di incassare le rette. «Nel 1892 Leopoldo Dentale, un ricco possidente, lasciò in eredità alla curia l'istituto ed altri beni immobili — spiega l'avvocato Ciro Giordano, che tutela gli interessi del Comune —. Ma aveva inserito una clausola nel testamento: il palazzo avrebbe dovuto essere adibito ad ospedale per indigenti, e l'assistenza sarebbe stata del tutto gratuita. La clausola non è stata ossewata: il "Dentale" non è un ospedale, ma una casa di riposo a pagamento». L'istituto rischia di dover restituire al Comune un miliardo e 330 milioni. f. m.

Persone citate: Carmela Caputo, Ciro Giordano, Leopoldo Dentale, Salvatore De Marzo

Luoghi citati: Napoli, San Giorgio A Cremano