«Celentano ha sbagliato, andrebbe punito» di Giorgio Bocca

Carnevale contro Bocca per l'accusa di mafioso L'alto magistrato di Cassazione ricorre al tribunale Carnevale contro Bocca per l'accusa di mafioso L'eventuale indennizzo ad una fondazione per la «sentenza più garantista» ROMA — Accusato da Giorgio Bocca di essere un mafioso, il presidente della prima sezione penale della Cassazione Corrado Carnevale passa al contrattacco. Citerà davanti al tribunale civile di Roma il giornalista de «la Repubblica- e lo stesso quotidiano diretto da Eugenio Scalfari. Obiettivo dell'alto magistrato: ottenere il risarcimento dei danni subiti e destinarne il ricavato in modo quasi provocatorio. L'eventuale indennizzo stabilito dai giudici della capitale dovrebbe essere infatti devoluto ad una Fondazione ancora da istituire che, a sua volta, dovrebbe assegnare un premio annuale all'autore della sentenza maggiormente distintasi nel garantire il diritto di difesa a un imputato. Negli ambienti di palazzo di giustizia si è appreso che il presidente Carnevale si sarebbe deciso a portare il delicato «caso» in tribunale dopo la trasmissione tv «Il gatto-, condotta da Giuliano Ferrara e andata in onda mercoledì sera su Canale 5. Il giornalista aveva stimolato l'alto magistrato a contrat¬ taccare per tutelare la propria onorabilità, sottolineando più volte che «chi tace acconsente-, come per dire che se le affermazioni di Bocca fossero state vere il giudice Carnevale doveva effettivamente considerarsi un mafioso. Il titolare della più importante sezione della Suprema Corte avrebbe così dato mandato ai suoi legali di far valutare dal tribunale di Roma la fondatezza delle gravi affermazioni contenute nell'articolo di Giorgio Bocca del 31 marzo. Questo è il passo contestato: «abbiamo scritto e ripetiamo che il rigorismo formalistico del giudice di Cassazione Carnevale che manda sistematicamente assolti mafiosi notori, assassini di chiarafama, applicato al reale stato di guerra è a favore unico della Mafia, non di un chimerico perfezionismo garantista della nostra giustizia. Abbiamo scritto e ripetiamo che accusare di «nuova Mafia- coloro che nelle terre di Mafia hanno il coraggio di combattere a viso aperto contro la Mafia è o complicità obiettiva con la Mafia o mancanza di sen¬ so delle proporzioni e della verità. E che è vergognoso diffamare chi combatte la Mafia solo per qualche gioco elettorale o di potere-. Il presidente Carnevale non intende per ora rilasciare interviste. Alcuni suoi colleghi lo difendono però a spada tratta e contestano apertamente le tesi di Bocca: ••come si può, ad esempio, addebitargli di assolvere mafiosi notori, se si tiene conto che ogni collegio della prima sezione periate della Suprema Corte è formato da cinque giudici, e non solo dal presidente Carnevale? E come si può sostenere che gli imputati possono essere assolti, dal momento che la Cassazione non assolve?- Sull'ennesimo attacco al presidente Carnevale la sezione della Suprema Corte dell'associazione nazionale magistrati interverrà per tranquillizzare l'opinione pubblica e tutelare l'onorabilità dei 27 componenti della prima sezione penale della Cassazione. Ma non si esclude anche l'intervento del presidente della Repubblica e del Csm Francesco Cossiga. Pierluigi Franz

Persone citate: Bocca, Corrado Carnevale, Eugenio Scalfari, Francesco Cossiga, Giorgio Bocca, Giuliano Ferrara, Pierluigi Franz

Luoghi citati: Roma