L'ospedale è inagibile, sgomberatelo

L'ospedale è inagibile, sgomberatelo Ordinanza del sindaco di Rivoli: 80 malati dovranno essere trasferiti entro il 10 giugno L'ospedale è inagibile, sgomberatelo E' insicuro l'ex convento del '600, secondo una relazione del coordinatore sanitario - Finalmente potrà essere occupato il nuovo complesso in costruzione da 20 anni - Risale all'83 l'inaugurazione dei primi 103 posti letto, costati 12 miliardi Ospedale sgomberato, perché inagibile. Gli ottanta malati del nosocomio di Rivoli dovranno traslocare entro il 10 giugno. L'ordine è stato emesso ieri dal sindaco di Rivoli, Antonino Saitta, che con quella firma ha posto fine a questioni annose: il nuovo ospedale è in costruzione da 20 anni e. finalmente, dovrà essere occupato. Qualche ore prima dell'ordinanza, il sindaco ha firmato la dichiarazione di inagibilità, che fa seguito a una relazione del coordinatore sanitario. Il vecchio ospedale, un ex convento del '600, non è a norma dal punto di vista della sicurezza degli impianti elettrici, ma non solo. I lavori di risanamento si sono susseguiti senza razionalità, mettendo toppe troppo strette, in attesa che si realizzasse il nuovo ospedale. Spiega il sindaco, Antonino Saitta: «C'è da considerare il disagio di un ospedale di fatto diviso in due, con tutti i problemi di costi e di personale. Alcuni reparti da una parte, altri dall'altra con il pronto soccorso-. Una lunga storia quella del nuovo ospedale, che comincia nel 1956, quando il Comune decide che l'antico convento delle Carmelitane, dove è ospitato da decenni l'ospedale civile, non basta più, e che occorre costruire una nuova struttura. Il primo progetto, è del 1964. Nel 1971, la prima pietra (quasi vent'anni fa), sono previsti 550 posti letto, per una spesa di 5 miliardi (si sono superati abbondantemente i 50). Nel 1973, i posti letto diventano 800. Nel '70. ridiscendono a 480. Nel 1978, si annuncia il trasferimento nella nuova sede. In realtà, si deve aspettare il 1983, per inaugurare i primi 103 posti letto, costati 12 miliardi. Da allora è stato tutto un susseguirsi di lunghe pause: ci sono state inchieste della magistratura, nuovi ritardi e lungaggini. Intanto, funzionavano due sedi, con un lievitare di costi spaventoso. Qualcosa, comunque, an¬ cora resterà nel vecchio: la dialisi e, forse, alcuni ambulatori. La relazione presentata dal dottor Luciano Scarabosio, coordinatore sanitario dell'Usi 25, integra quella del 5 aprile 1988, redatta dall'allora direttore sanitario, dottor Cesare Mellano. Il dottor Scarabosio scrive: «La situazione, rispetto alla precedente relazione, è peggiorata, mancano alcuni importanti interventi di manutenzione e i servizi igienici non sono sufficienti. Per quanto riguarda la sicurezza il vecchio edificio riscnle in maniera negativa dei lavori effettuati in periodi successivi. Pertanto risultano inaccettabili le condizioni di sicurezza nell'ala più antica, dove ci sono spazi insufficienti per i malati e il personale medico. Sono inidonee le strutture dei ferramenti dei passaggi. Le vie di flusso risultano inadeguale per l'evacuazione. Tutto l'edificio non risponde alle nonne di sicurezza per la prevenzione degli incendi-. Il vecchio ospedale inagibile: è un ex convento delle Carmelitane

Persone citate: Antonino Saitta, Cesare Mellano, Luciano Scarabosio, Scarabosio

Luoghi citati: Rivoli