Per la Ferrari c'è un rebus insolubile di Cristiano Chiavegato

Per la Ferrari c'è un rebus insolubile FORMULA UNO Mentre la McLaren conclude con successo e in anticipo ìe prove a Imola Per la Ferrari c'è un rebus insolubile DAL NOSTRO INVIATO IMOLA — La McLaren ieri se n'è andata, lasciando gli avversari sbigottiti e preoccupati. Le vetture del team inglese che a Rio avevano suscitato qualche perplessità sono uscite dal -Dino Ferrari» sotto lo sguardo ammirato degli uomini delle altre squadre. Come se in otto giorni di prove avessero subito una robusta cura ricostituente. E Prost e Senna hanno fatto fagotto soddisfatti e molto più fiduciosi di quanto non erano apparsi in precedenza. In effetti il bilancio della McLaren per questi test liberi è impressionante. A paite il fatto che la Mp4/5 e la monoposto laboratorio non hanno denunciato difetti gravi, bisogna sottolineare che in questi giorni i due piloti, pur con frequenti soste ai box per le varie regolazioni, hanno percorso complessivamente 907 giri, per un totale di 4571 chilometri. Ma non solo: il primato ottenuto da Prost martedì, con l'25"614, è stato ulteriormente ritoccato nel pomeriggio da Ayrton Senna, sceso a l'25"333, media 212,626 km orari. Non è ancora il record assoluto della pista (l'25"01 di Berger nel 1987), ma pur sempre un tempo impressionante per diversi motivi. Non ultimo perché è stato ottenuto con gomme morbide da gara. «Sono molto più ottimista — ha detto Senna, andandosene con un sorriso enigmatico tipo Gioconda — anche perché abbiamo fatto un ottimo lavoro. Siamo arrivati con una vettura che zoppicava un po', ripartiamo con la stessa monoposto che è velocissima ed affidabile. Non penso che siamo ancora al cento per cento, ma abbiamo imboccato la strada giusta. Ci sono delle cose nel telaio che si debbono ancora migliorare, non è escluso che lo si possa fare già prima della corsa di domenica-. Poco lontano Gerhard Berger, anche lui pronto ad andarsene (oggi il suo posto alla Ferrari verrà rilevato da Mansell), guardava i rivali con non poca invidia, anche se poi l'austriaco ha ribadito la propria fiducia nella "(340» progettata da Barnard. Ma il bilancio dei due giorni delle sue prove non è stato certamente positivo. Come ha spiegato con cruda chiarezza e molto rammarico Fiorio. «Non funziona — ha affermato il responsabile della Ferrari —. Siamo al punto di prima ed abbiamo buttato via un giorno di lavoro. Il guaio è che non sappiamo dove mettere le mani. Non riusciamo cioè ad identificare il problema che ci blocca in continuazione. Non sono tanto preoccupato per i risultati della McLaren, quanto per il fatto che siamo sempre fermi. La gara comunque e fra dicci giorni e noi ci impegneremo per tentare di ribaltare la situazione-. Ieri Berger fra un'interruzione e l'altra ha percorso 35 giri. Sono arrivati i nuovi potenziometri, ma nei pomeriggio si è rotta l'elettrovalvola che comanda il cambio. Insomma il discorso è sempre lo stesso: la soluzione della trasmissione a comando elettronico è molto sofisticata, tanto che per alcuni particolari la Ferrali ha persino dovuto rivolgersi a produttori di materiale bellico. Le famose elettrovalvole sono, ad esempio, tedesche. -Ho girato troppo poco —a concluso Berger — per poter dare dei giudizi. In questo circuito comunque la potenza del motore è determinante e credo che l'Honda sia in una posizione di vantaggio perché continua a migliorare grazie anche all'affidabilità. Noi faremo certamente un salto di qualità verso la metà della stagione quando arriverà un propulsore modificato. Ma 7/1 i accontenterei già di poter correre senza problemi con quanio abbia7iio oggi a disposizione-. Berger stamane sarà a Genova per unr. serie di esami medici ai quali ieri si e già sottoposto Mansell. Li ha voluti Cesare Fiorio solo per controllare l'attuale grado di preparazione fisica dei due piloti che nell'inverno hanno guidato poco. Oggi intanto la Ferrari avrà un ospite d'eccezione: ai box verso mezzogiorno dovrebbe arrivare Cari Lewis. Il grande velocista americano deve andare a Maranello per ritirare una Testarossa. / tempi: 1. Senna (McLaren) l'25"333, 2. Prost (McLaren) l'28"258. 3. Boutsen (Williams) l'29"845, 4. Brundle (Brabham) l'30'100, 5. Larini (Osella) l'30"116, 6. Berger (Ferrari) l'30"578. 7. Warwick (Arrows) l'30"946. 8. Ghinzani (Osella) l'32"583, 9. Piquet (Lotus) l'32"923. 10. Winkelhock(Ags) l'35"624. Cristiano Chiavegato

Luoghi citati: Genova, Imola, Maranello