Ipifim salva grazie all'Arimo
Ipifim salva grazie all'Arimo L'ultima giornata della regular season di basket condanna Venezia Ipifim salva grazie all'Arimo I torinesi, battuti in casa dalla Divarese, evitano la retrocessione in A2 soltanto per la sconfitta delPHitachi a Bologna Un urlo di gioia dopo la paura TORINO — n boato vero, l'unico di una sera da tacere, è arrivato a partita abbondamente finita. L'Ipifim aveva già perso, Asti era uscito dal campo tra fischi e insulti. E' arrivata la prima notizia: la vittoria delle Cantine Riunite a Roma. Minuti lunghissimi, poi la liberazione: l'Arimo ha vinto, l'Hitachi retrocede in A2. La folla esplode in un applauso, in fondo amaro. La peggior Ipifim della stagione ha dunque conquistato il biglietto per i playout. Non diciamo la salvezza, perchè da quello che s'è visto ieri sera la strada per restare in Al, per la sbandata compagnia di Asti, è ancora lunga. Sono stati, quelli di IpifimDivarese, se dio vuole gara conclusiva della regular season, 40' minuti di basket horror-show, per la verità su tutti e due i fronti. La Divarese ha fatto poco per vincere. Ai lombardi mancava l'infortunato Pittmann, sostituito peraltro bene da Rusconi. Thompson e Sacchetti non hanno fatto stravedere, come ci si sarebbe potuto aspettare in un'occasione del genere, n brasiliano Maury è sembrato a lungo inutile, alla fine nocivo, il fratello minore assai di Marcel. Nel grigiore, sono venuti fuori alla grande Caneva e Vescovi, per la gioia di Sandro Gamba in tribuna. Poi'o per vincere, in generale. Abbastanza per bastonare questa inguardabile Ipifim. La Divarese è una squadra, l'Ipifim non sappiamo bene cosa sia. Questa è la differenza. Con tre aspiranti playmaker (Vidili, Taylor e Scarnati) che non ne fanno mezzo, con un Bargna ormai al lumicino dopo una stagione al di sopra delle proprie possibilità, senza gioco, testa, gambe e attributi vari, alla squadra di Torino non è rimasto che aggrapparsi al solito gigante' sco Morandotti. Il capitano è sceso in campo con una robusta iniezione anti-doloriflca e ha provato a vincere solo, contro tutti: gli avversari e i compagni. Non c'è ovviamente riuscito. L'Ipifim non è stata mai in partita, se non nei primi dieci minuti, condotti sul filo del punto. Ma appena gli ospiti hanno provato ad accelerare il muro, si fa per dire, torinese s'è sbriciolato. E' successo sul 19-19. Un paio di contropiedi, altrettante palle perse da Taylor e la Divarese si porta sul 28-19. E' il primo break, ma basta. La truppa di Asti cade in una specie di delirio collettivo. Provano tutti a tirare, malissimo. Meno male che ogni tanto la palla arriva, non si sa come, a Morandotti che alla fine del primo tempo firma 16 punti sui 33 (a 47) della squadra. Abbiamo forte ritegno, di natura estetica, a raccontare la ripresa. Basti dire che la Divarese ha subito allungato con uno splendido Vescovi fi no al vantaggio massimo di 55-37 (al 24'). Poi i lombardi hanno inserito la ridotta e sono arrivati in discesa, senza che i torinesi accennassero neppure una reazione, ma che diciamo, un barlume, un sussulto d'orgoglio. n pubblico è rimasto come Inebetito. Ha cominciato a fischiare Asti, che un processo sommario indica come capro espiatorio degli errori di tanti, di troppi. Poi ha atteso, paziente, la salvezza via etere. E intanto passavano le immagini di una stagione intera, iniziata subito col piede sbagliato, con la grande svendita dell'estate. E proseguita con una serie di scelte discutibili Si può sbagliare a pescare una guardia nell'Nba, tanto più che le referenze di Mike Evans erano ottime. Ma perchè perseverare con Taylor? Tutte questioni sulle quali ci sarà tempo per meditare. Ed ecco che alla fine arrivava il risultato finale di Bologna. Grazie all'Arimo, proprio la squadra che aveva illuso Torino all'andata, l'Ipifim è salva. Per ora, almeno. E domani? Di certo, occorrerà trovare un altro spirito nei play out, altrimenti l'appuntamento con la retrocessione sarà stato soltanto rimandato. Sarebbe anche il caso di trovare altri giocatori. Magari un playmaker. Chissà che al ventesimo tentativo non se ne trovi uno buono, quanto meno passabile, portato al ruolo. In attesa che l'anno prossimo torni il marchesino Della Valle, come si vocifera da tempo. Per l'immediato, per i playout che cominciano domenica, subito in salita, non c'è però rimedio. Visti i «registi» della sconfitta di ieri, che poi erano anche quelli esibiti a Venezia, lanciamo la proposta di far allenare Charlie Caglieris. n resto non è vita, come dice quel tale. E' una gran noia. Curzio Maltese Pagelle — Ipifim: Taylor 5, Bargna 5,5, Vidili 5, Nicola 5, Governa 5,5, Morandotti 7,5, Scarnati 4, Hurt 6. DiVarese: Ferraiuolo 6,5, Boselli 5,5, Maury 5,5, Caneva 7, Thompson 6,5, Sacchetti 6, Rusconi 6,5, Vescovi 7. Arbitri: Belisari e Gorlato 6.
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