Uccisero otto persone: presi

Uccisero otto persone: presi Uccisero otto persone: presi Arrestati a Palermo i 4 killer della strage di piazza Scatta • Le indagini sono durate cinque anni - Determinanti le rivelazioni di un pentito PALERMO — La squadra mobile di Palermo ha individuato 1 presunti sicari della strage di piazza Scaffa (otto morti) compiuta il 17 settembre del 1984, di altri cinque delitti e di un tentativo di omicidio. Sono il «pentito» Sinibaldo Figlia e Filippo Quartararo, entrambi di 31 anni, Pietro Senapa, di 40, e Salvatore Di Salvo, di 39. Del «gruppo di fuoco» avrebbe fatto parte anche il «superkiller» Mario Prestifilippo, poi assassinato in un agguato mafioso nel settembre dello scorso anno. Nei confronti dei quattro arrestati il giudice istruttore Ignazio De Francisci ha emesso mandato di cattura per omicidio e associazione per delinquere di stampo mafioso. Un contributo notevole alle indagini è stato dato dalie rivelazioni di Sinibaldo Figlia. Secondo gli inquirenti a compiere la strage di piazza Scaffa furono Figlia, Quartararo, Di Salvo e Prestifilippo. Nell'agguato furono assassi¬ nati i fratelli Cosimo e Francesco Quattrocchi, dì 34 e 38 anni, un loro cugino ed omonimo, Cosimo, di 20, Salvatore Schimmenti, di 23, Paolo Canale, di 24, Antonino Federico, di 35, Giovanni Catalanotto, di 40 e Marcello Angelini, di 23, cognato dei Quattrocchi. Secondo le rivelazioni del «pentito» la strage venne ordinata dai capi della cosca mafiosa di Corso dei Mille, Pietro Vernengo (detenuto, condannato all'ergastolo nel primo processo a cosa nostra), Carmelo Zanca, Filippo Marchese e dal boss catanese Nitto Santapaola; tutti e tre sono latitanti. I quattro, insieme con il commerciante di cavalli catanese Antonino Fisichella, furono processati ed assolti sia in primo che in secondo grado. Fisichella venne assolto per insufficienza di prove, gli altri con formula ampia e la Cassazione chiamata a pronunciarsi soltanto sulla posizione di Fisichella, nel febbraio scorso ha annullato, senza rinvio alla corte d'assise d'appello di Palermo, la sentenza di assoluzione per insufficienza di prove. Per gli inquirenti, gli obiettivi dei sicari erano i Quattrocchi che dovevano essere «puniti» perché avrebbero «sgarrato». I Quattrocchi, commercianti di carne avrebbero «saltato» la mediazione di Antonio Fisichella per l'acquisto di cavalli. Fisichella si sarebbe rivolto a Nitto Santapaola e questi a boss palermitani Sinibaldo Figlia insieme con Pietro Senapa e Salvatore Di Salvo sarebbe pure responsabile dell'uccisione di Caterina Mercurio, Salvatore Pavoniti e Salvatore Ciotti e del tentato omicidio di Giuseppe Pirrotta. Figlia e Quartararo, insieme con Mario Prestifilippo, avrebbero inoltre assassinato, il nove ottobre dell'83, Giovanni D'Aleo e la moglie Annamaria Benfante. (Ansa)

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