Banane maturate in 24 ore di Omero Marraccini

Banane maturate in 24 ore A Livorno sequestrate 200 tonnellate di frutta trattata con gas Banane maturate in 24 ore DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LIVORNO — Le banane erano arrivate dall'America Centrale ancora acerbe. Per farle maturare, in modo da metterle subito sul mercato, e nello stesso tempo conservarle, le hanno sottoposte ad un trattamento chimico «deverdizzante». Così oltre nove mila scatole di Trutta, per un totale di quasi duecento tonnellate, sono state sequestrate in via cautelativa dai carabinieri del Nucleo antisofisticazioni di Livorno in un deposito vicino al porto. Inoltre sono state messe sotto sequestro più di quattromila scatole di polpa di granchio e di gamberetti trattati con sostanze chimiche, che erano state scoperte e bloccate in un grande deposito della Coop a Riotorto. Altre indagini sono in corso nel Grossetano. n problema delle banane maturate in 24 ore è diventato negli ultimi tempi di estrema rilevanza, dopo i numerosi «blitz» eseguiti dalle autorità sanitarie e dai carabinieri del Nucleo antisofisticazioni nelle province di Pisa, di Livorno e dì Grosseto. La frutta arriva direttamente dalle piantagioni americane, in particolare dal Cile e dalla Costa Rica. Sono banane ancora incontaminate, ma spesso verdi e acerbe. Per farle diventare in fretta gialle e morbide, e al tempo stesso conservarle, vengono sottoposte a uno speciale trattamento chimico in vere e proprie camere a gas. I tecnici usano miscele di etilene e di azoto. Questo trattamento è consentito, ma solo nei limiti di determinate percentuali, solo per le banane e i loti. Non è invece permesso l'uso di sostanze quali il «diclorometi- lene» e il «dibromoetano», quest'ultimo scoperto qualche settimana fa in una partita di mele a Rimini. Sono prodotti chimici con effetto deverdizzante e maturante. Ora la parola spetta ai tecnici che analizzeranno le banane. Ma l'allarme e i controlli antisofisticazioni non riguardano soltanto la frutta «stre gata». Nel mirino degli agenti specializzati nel settore ci sono anche crostacei e frutti di mare che arrivano dall'Estremo Oriente e a volte sono conservati con trattamenti pericolosi. Nei giorni scorsi in un deposito di Pontedera, in provincia di Pisa, sono state sequestrate 14 mila scatole di latta contenenti «cappe orientali». Sono vongole particolarmente «carnose» e quindi molto richieste sul mercato. Ma la partita scoperta a Pontedera, e arrivata molto probabilmente dal porto di Livorno, proveniente dalla Thailandia, era stata trattata con «edta», una sostanza vietata. I carabinieri si sono presentati anche presso una ditta livornese e nella sede del grande deposito della Coop di Riotorto, insieme con i chimici del laboratorio multizonale di Livorno. Hanno effettuato una serie di controlli, che hanno portato alla scoperta di altri prodotti ittici trattati coti «edta». Le analisi hanno stabilito che la sostanza proibita si trova nella polpa di granchio (2587 confezioni) e nei gamberetti (1788 scatole) individuate nei magazzini di Riotorto. Va detto comunque che si tratta di prodotti che la Coop, dopo l'allarme scattato nei giorni precedenti, aveva accantonato. Omero Marraccini