«Riconosciuta pari dignità» di Marco Tosatti

«Riconosciuta pari dignità» «Riconosciuta pari dignità» I vescovi: da una prima lettura si rileva una chiara affermazione di legittimità costituzionale dell'insegnamento cattolico CITTA' DEL VATICANO — I vescovi tirano un sospiro di sollievo: la Corte Costituzionale ha garantito -pari dignità culturale- all'insegnamento cattolico, e non ha esplicitamente riconosciuto il diritto di uscire da scuola per chi non vuole né l'ora di religione, né l'ora alternativa. E' una reazione che sarà seguita di sicuro da una riflessione più accurata. Ieri il segretario della Conferenza episcopale italiana, mons. Camillo Ruini, era in viaggio. Per questo la dichiarazione della Cei porta la firma di mons. Francesco Ceriotti, responsabile dei rapporti con la stampa. Ma tutto autorizza a pensare che i vescovi già da tempo sapessero che nelle motivazioni della sentenza non si parlava di -libera uscita- per i ragazzi: a una prima reazione molto dura, erano seguite dichiarazioni più serene, dovute a -maggiori informazioni-. • Una prima lettura della sentenza emessa dalla Corte Costituzionale permette di rilevare anzitutto una chiara affermazione della legittimità costituzionale dell'insegnamento della religione cattolica — afferma il comunicato della Cei —. La sentenza stabilisce con eguale chiarezza che, inforza dell'accordo legittimamente stipulato, lo Stato è obbligato ad assicurare l'insegnamento della religione cattolica e che questo è compreso fra gli altri insegnamenti del piano didattico, con pari dignità culturale-. Questo è un punto che sta molto a cuore ai vescovi: infatti un riconoscimento del genere dovrebbe evitare che l'ora di religione sia collocata in maniera automatica all'inizio o alla fine delle lezioni, eventualità temutissima dalla Conferenza episcopale. -Nel riaffermare la doverosa salvaguardia del diritto di scegliere liberamente se avvalersi o non avvalersi del¬ l'insegnamento stesso e l'esclusione di ogni forma di discriminazione, — scrive ancora mons. Ceriotti—la Corte si limita a dichiarare la non obbligatorietà di altro insegnamento alternativo, senza pronunciarsi su ulteriori questioni-. La circolare Galloni e il Consiglio di Stato avevano sancito: è obbligatorio che gli alunni restino comunque a scuola, anche se non seguono né l'insegnamento confessionale, né l'ora alternativa. La sentenza della Corte, quando era stata pubblicata in breve, era stata interpretata così: gli studenti possono andarsene a casa. E i vescovi avevano reagito duramente, ipotizzando una violazione del Concordato. Ora appaiono più sereni, anche se non è escluso che in sede parlamentare l'interpretazione -liberatoria» venga riproposta, quando si discuterà il disegno di legge sull'ora alternativa. Marco Tosatti

Persone citate: Camillo Ruini, Ceriotti, Francesco Ceriotti, Galloni

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano