Postina podista per protesta di Ernesto Leone
Postina podista per protesta Undici chilometri a piedi per andare a lavorare Postina podista per protesta dal nostro corrispondente PIACENZA — Anche andare a lavorare a piedi può essere una forma di protesta, specialmente se il percorso da compiere è lungo 11 chilometri e mezzo ed è tutto in salita. La camminata della contestazione è stata compiuta ieri mattina da un'impiegata postale piacentina, Adriana Peratici, 47 anni, che ha raggiunto l'ufficio di Centenaro di Ferriere, un paesino della montagna piacentina, a cui è stata appena assegnata per un periodo di una decina di giorni. Centenaro non è servito da mezzi pubblici e la signora Adriana aveva chiesto che l'amministrazione postale intervenisse mettendola in condizione di recarsi al lavoro. In pratica vorrebbe dalle Poste un mezzo per compiere quotidianamente il tragitto. 'Non ce l'ho — dichiara — con la direzione postale piacentina, ma con l'amministrazione centrale, che non prevede soluzioni a casi come il mio-. L'impiegata dice di aver fatto presente la cosa a tempo debito, ma di aver ricevuto come suggerimento soltanto la proposta di servirsi di un taxi e di chiedere poi il rimborso della spesa. L'amministrazione però pagherebbe soltanto cento lire al chilometro, come dire un decimo della tariffa effettiva. Già «pensionata baby» delle Poste, Adriana Peratici, che abita in un quartiere periferico della città assieme al marito e due figli, è ritornata in servizio da qualche tempo. Da allora viene utilizzata soprattutto come ••jolly», nel senso che viene via via distaccata presso gli uffici che hanno immediate necessità di personale per coprire le assenze dovute a malattie o ferie. In questo modo ha già prestato servizio un po' in tutta la provincia. L'ultima tappa è stata Farini, paese dell'alta Valnure, da dove è stata nei giorni scorsi trasferita a Centenaro per sostituire una col- lega per una decina di giorni. Ieri, primo giorno del nuovo trasferimento, ha attuato la sua protesta, nonostante i famigliari avessero cercato di dissuaderla. Alle 5 del mattino è partita da Farini, ultimo paese dove si ferma la corriera. Con una tuta scura sotto un giubbotto sportivo, scarpette da tennis e zainetto suUe spalle, si è incamminata verso Centenaro, dove è arrivata alle 7,45 in tempo per ricevere le consegne dalla collega ed aprire l'ufficio alle 8 precise. Bisogna dire che la signora Adriana non e nuova a imprese podistiche. Fra l'altro ha partecipato in passato alla marcia transappenninica che si svolge ogni fine inverno fra Piacenza e Chiavari. Attuata la protesta però non si sa come le cose andranno nei prossimi giorni. A Centenaro non c'è albergo e resta sempre il problema del trasporto. Il sindaco di Ferriere ha suggerito di ricorrere al -pronto-bus». un servizio dell'amministrazione provinciale che si basa sul principio delle prenotazioni: costa meno in sostanza servire i singoli quando hanno davvero bisogno che tenere in funzione linee con mezzi che viaggiano quasi sempre vuoti. Il «pronto-bus» funziona però a partire dalle 8 del mattino, proprio quando l'ufficio postale deve essere aperto. Ernesto Leone
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