Muore a 18 mesi, «colpa della dieta»

Muore a 18 mesi, «colpa della dieta» Medico di Lecco e la moglie sotto accusa, avrebbero dato alla figlia malata solo cereali Muore a 18 mesi, «colpa della dieta» COMO — Alessandra mori il 21 aprile dell'anno scorso in una piccola camera dell'ospedale di Merate. Aveva diciotto mesi. -Broncopolmonite-, questa la causa ufficiale. A dodici mesi di distanza la svolta clamorosa. Il sostituto procuratore della Repubblica di Lecco. Luigi Bocciolini. mette sotto accusa i genitori della piccola: omicidio colposo. Fausto Gianola. 40 anni, medico generico di Lecco e Bruna Terza. 34 anni, infermiera, avrebbero sottoposto la figlia ad una rigida dieta a base di cereali e proprio questa alimentazione qualitativamente insufficiente e scarsamente nutritiva sarebbe alla base della morte della bimba. Alla nascita Alessandra, che era prematura, pesava 3 chili e 250 grammi, al momento del decesso quattro chili e 600. La sua breve vita è stata un'odissea. Appena venuta alla luce i medici le ri¬ scontrarono una malattia intestinale, cominciarono i ricoveri, i consulti di esperti, il pellegrinaggio negli ospedali: prima Morbegno. poi Pavia, infine Merate. Qui l'epilogo, nove giorni terribili e la line. La bambina rifiutava il cibo, una forma di anoressia che. a parere dei sanitari, è tipica degli individui non abituati ad ingerire zuccheri e grassi, capolinea di una alimentazione sbagliata. Fausto Gianola e Bruna Terza compariranno davanti al magistrato il due maggio. Con loro ci sarà anche Marco Taraggi. 34 anni, un medico deUJospedale di Merate accusato di omissione di referto sul decesso di Alessandra. I coniugi Gianola, che hanno altri due bambini (Francesco di quattro anni e Chiara di sette mesi), respingono l'accusa e da ieri si sono chiusi nel silenzio. Sono entrambi assistiti dall'avvocato Giuseppe Bova. •Al giudice presenteremo una memoria difensiva ed una contropcrizia firmata da Giacomo Dodesini. primario del reparto Pediatria dell'ospedale di Lecco, e da Oliviero Manciucca, medico legale — dice il legale dei Gianola —. Quando Alessandra è nata presentava una anomalia intestinale. Di qui la decisione dei genitori di affidare la figlia a medici specializzati. Questo spiega il motivo dei ripetuti ricoveri. I genitori di Alessandra hanno fatto tutto per salvare quella bambina ed ora sono accusati di omicidio colposo. Dimostreremo che si tratta di una teoria infondata, di un provvedimento che colpisce genitori già provati da un dramma difficile da dimenticare-. Fausto Gianola. che attualmente lavora all'ospedale di Bosisio Parini (Como), contesta dunque attraverso il suo avvocato l'accusa con¬ tenuta nelle comunicazioni giudiziarie inviate dalla Procura di Lecco, e ribadisce che la piccola Alessandra mori di broncopolmonite. Sulla vicenda è calato il segreto istnittorio e per ora non si conoscono particolari sulle conclusioni alle quali è giunta un'equipe di periti nominati dal magistrato lecchese per fare luce sulle cause e sulle eventuali responsabilità del decesso di Alessandra. La perizia, una quarantina di pagine dattiloscritte, è stata redatta dal dottor Marco Motta, anatomo-patologo dell'Università di Varese, dal professor Ernesto Marni, docente universitario, e dal pediatra Mario Tavani. E' stato senza dubbio questo documento a sciogliere le ultime perplessità del giudice Bocciolini. Ad una anno di distanza la storia di Alessandra si riapre, due genitori rivivono un drammatico flash-back. Marco Marcili

Luoghi citati: Como, Lecco, Merate, Morbegno, Pavia