Madrid-Eta, si torna alle ami di Thierry Maliniak
Madrid-Eta, si torna alle armi Interrotti per la ripresa degli attentati i colloqui di Algeri Madrid-Eta, si torna alle armi Il ministro degli Interni spagnolo: per colpa dei baschi il dialogo è terminato Nell'organizzazione separatista l'ala dura ha emarginato le «colombe» NOSTRO SERVIZIO MADRID — Il ministro dell'Interno José Luis Cordiera ha annunciato lunedi scorso a Madrid che i colloqui di Algeri tra il governo spagnolo e l'Età militare sono definitivamente interrotti. Questa decisione sembrava inevitabile dopo la ripresa in questi ultimi giorni aegli attentati da parte dell'organizzazione separatista. governo si è sforzato di portare avanti un dialogo che consenta la scomparsa della violenza. L'atteggiamento dell'Età, che ha posto fine unilateralmente alle speranze che questi col'.oqu- avevano sollevato nella società, spinge il governo a considerare ormai terminato il dialo go con l'Eia-. Con queste parole Corcuera ha annunciato la rottura dei negoziati. La 'lirhiiirazione di Corcuera ha pos^j fine a due settimane ri .ohe di coipi ui scena, durante- le quali l'Età ha moltiplicato i voltafaccia. L'organizzarne separatista ha dapprima prolungato le tregua che aveva decretato a gennaio, ha poi minacciato di romperla, esigendo dal governo che modificasse la sua versione sui colloqui di Algeri, pei ha rivolto due successivi ultimatum alle autorità e... piazzato di nuovo delle bombe. La prima ha gravemente ferito venerdì scorso a Irun un giovane che aveva aperto sembra, per errore, un pacco destinato a un suo vicino, un poliziotto. Sabato all'alba, sette bombe sono esplose in Navarra sulla linea ferroviaria che collega Pamplona e Vitoria, n governo aveva tentato per l'ultima volta di ritardare l'inevitabile, affermando che non c'erano prove che l'Età fosse responsabile di questi attentati. Questa tesi è diventata insostenibile dopo gli attentati di lunedi. Un pacco-bomba ha gravemente ferito un sergente della scuola militare. Poco prima la polizia aveva disinnescato in tempo un altro pacco esplosivo, inviato al delegato del governo centrale nei Paesi baschi. Juiien Elgorriaga. Negli arnDiPnii politici, a Madrid e negli stessi Paesi baschi, lunedì la costernazione era generale. Tutto lascia pensare che un nuovo tentativo di dialogo non saia riawiato a breve termine. Certo non è la prima volta che un abbozzo di negoziato con l'Età si chiude con un insuccesso, ma nessuno aveva sollevato tante speranze come questo. Cominciava a intravedersi uno -scenarioconcreto, suscettibile di consentire un riavvicinamento progressivo tra gli interlocutori di Algeri. Certo, le posizioni delle due parti sembravano ancor molto lontane: da un lato il governo che affermava di voler negoziare nient'altro che il ••reinserimento- degli attivisti disposti a cedere lf armi, dall'altro l'Età che esigeva l'accettazione pura e semplice del suo programma, compreso il diruto alla autodeterminazione. Ma l'idea di vedere l'Età lasciar progressivamente posto al suo -braccio politico-, la coalizione Harri Batasuma, con cui i socialisti avrebbero potuto avviare la discussione di temi politici, non sembrava questa volta irrealizabile. Questo scenario era tuttavia fragile. Il successo dell'operazione presupponeva in particolare che i membri dell'Età, determinati a giungere a un -accordo onorevole- e a deporre le armi, fossero in grado di portare alla ragione gli ultra. I fatti hanno dimostrato che non era cosi. Rendendo inevitabile la rottura delle trattative, la direzione dell'Età si assume un grave rischio. L'offensiva della polizia contro l'organizzazione non può ormai che crescere di intensità e la Spagna si prepara a chiedere una cooperazione senza riserve alla Francia e all'Algeria. La stessa unita dell'organizzazione separatista rischia pure di spezzarsi. Alcuni dirigenti dell'Età sembrano essere stati -silurati- dai loro colleghi più intransigenti. Thierry Maliniak Copyright «Lv Mondee per l'Italia •• l.a Stampa»
Persone citate: Elgorriaga, José Luis Cordiera, Navarra
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