Un milione scende in piazza di Gian Carlo Fossi

Un milione scende in piazza Sui ticket manifestazione di pensionati e assemblee di lavoratori Un milione scende in piazza Si va verso lo sciopero generale - Del Turco (Cgil): «Per scongiurarlo il governo dovrà apportare modifiche sostanziali al decreto» - Oggi a Torino quattro ore di protesta ROMA—Più di un milione di pensionati e lavoratori hanno partecipato ieri a 38 manifestazioni, 48 astensioni provinciali, 680 assemblee contro 1 ticket sanitari, la mancata rivalutazione delle «pensioni d'annata», lo slittamento della riforma previdenziale. In Toscana, Emilia-Romagna, Valle d'Aosta, Umbria, Veneto, Basilicata, Lombardia, Campania, Puglia, Marche e, nel Lazio, a Latina, Viterbo e Fresinone si sono svolti veri e propri scioperi generali per due o quattro ore (oggi a Torino). Solo a Genova si è verificato un incidente (l'aggressione di un dirigente sindacale della Cisl), ma soprattutto per motivi connessi alla difficile vertenza dei porti. Nel suo insieme, è stata quasi una prova preliminare per una prossima agitazione simultanea in tutti i settori e sull'Intero territorio nazionale, di cui ormai i leader sindacali parlano apertamente. «Per scongiurarla — sostiene Ottaviano Del Turco, segretario generale aggiunto della Cgil — il governo dovrà apportare modifiche sostanziali al decreto sui ticket e alla manovra economica». li segretario confederale Antonio Pizzinato incalza: 'Attenzione! A meno di fatti nuovi, il passaggio successivo alla mobilitazione spontanea di questi giorni sarà una sua intensificazione fino allo sciopero generale». Il sindacato — aggiunge Giorgio Benvenuto, segreta- rio generale della Uil — non mollerà la presa: 'Gli scioperi andranno avanti, perché il successo dì questa manifestazione dimostra che c'è un sentimento di indignazione spontaneo e diffuso. I tickets negli ospedali sono una tassa sulla disgrazia. De Mita, invece di fare viaggi lunghi e improduttivi all'estero, dovrebbe preoccuparsi di evitare rigori sulla pelle dei vecchi e dei malati». Non meno secco, il segretario generale aggiunto della Cisl, Mario Colombo: -E' grave che una manovra economica così negativamente giudicata e aspramente conte¬ stata dall'universo Cisl», sia stata varata proprio da un presidente del Consiglio, il cui partito continuamente afferma di affondare le ragioni della sua esistenza nei valori della cultura cristiana». Per la Cisnal, il governo «deye rinunciare completamente al decreto sulla sanità». In questa atmosfera di forte tensione, gli esecutivi di Cgil, Cisl e Uil saranno chiamati intorno al 20 aprile a decidere lo sciopero generale o altre iniziative di lotta alternative, sempre che oggi non vengano definite consistenti variazioni al regime dei ti¬ ckets e, al più presto, non siano assunti impegni precisi sulla riforma previdenziale e la rivalutazione delle pensioni d'annata. La richiesta di una «spallata dura» è uscita con forza dai molteplici cortei, comizi e assemblee che ieri hanno animato per parecchie ore strade e piazze, con la partecipazione massiccia — a fianco dei pensionati — delle categorie dell'industria e, spesso, della scuola, degli enti locali, dei trasporti, degli ospedalieri, edili e perfino dei vigili del fuoco. «La manovra economica — ha dichiarato Piero Albini, segretario generale della Camera del lavoro di Roma — è uno schiaffo alla solidarietà e alla giustizia. Bisogna sbarrare il passo al falso rigore del governo. Se si vogliono mantenere i ticket, e noi non siamo d'accordo, li paghino i lavoratori autonomi che concorrono in misura assai modesta alla spesa sanitaria». Parlando a Parma, il segretario generale della federazione nazionale pensionati Cgil, Gianfraco Rastrelli, ha rilevato che si enfatizza molto la questione delle esenzioni, ma in realtà non debbono versare i ticket solo i pensionati che hanno meno di 730 mila lire mensili lorde: «Ciò significa che moltissimi pensionati sono costretti a pagare salatamente tutte le prestazioni sanitarie». Un ticket uguale per tutti (salvo gli esenti che 'hanno assegni da fame»), ha precisato il segretario generale della federazione nazionale pensionati Cisl, Gianfranco Chiappella, 'non è solidarietà, ma un balzello inaccettabile: in caso di necessità, come si sta verificando adesso per contenere il deficit, ai cittadini vanno richiesti sacrifici in stretta proporzione al reddito». Infine, secondo Chiappella, il problema della sanità non può far passare in seconda linea la necessità ineludibile delle «pensioni d'annata-, cioè di quelle pensioni che negli ultimi venti anni sono state bloccate dai «tetti» e, poi. progressivamente erose dall'inflazione. Gian Carlo Fossi Roma. La manifestazione di protesta dei pensionati contro la manovra economica del governo (Ap

Persone citate: Antonio Pizzinato, Chiappella, De Mita, Del Turco, Gianfranco Chiappella, Giorgio Benvenuto, Mario Colombo, Ottaviano Del Turco, Piero Albini