Ticket, solo ritocchi Oggi vertice decisivo

Ticket, solo ritocchi Oggi vertice decisivo Slittato l'incontro tra i partiti della maggioranza e De Mita Ticket, solo ritocchi Oggi vertice decisivo E' scontata l'abolizione del pagamento anticipato per i ricoveri ospedalieri ROMA — Non sembra possano uscire modifiche di rilievo ai ticket dalla riunione tra governo e capigruppo parlamentari della maggioranza, che è stata spostata da ieri pomeriggio a stamattina. Si discuterà dell'ampiezza delle esenzioni, di certo si concorderà di evitare ogni richiesta di pagamento anticipato per i ricoveri in ospedale. Qualcuno proporrà di limitare il ticket ai primi 10 giorni di degenza, ma probabilmente non se ne farà nulla. Dopo le impennate dei primi giorni, tra i partiti della maggioranza le critiche sembrano in declino. A protestare restano i partiti di opposizione: pei, dp, radicali. E proprio democrazia proletaria, che con i suoi sparuti 8 deputati annuncia l'ostruzionismo al decreto, paradossalmente fornisce una buona ragione per non limitare il ticket ai primi 10 giorni: sui pazienti a lunga degenza -lucrano le cliniche private convenzionate, ottenendo il massimo dei profitti con il minimo di assistenza'. Né sembra possa avere successo la proposta avanzata dal de. Nino Cristofori, presidente della commissione Bilancio della Camera: esentare dai ticket tutti gli ultrasessantenni, al prezzo di un aumento dei contributi sanitari dello 0.3'> per i dipendenti e dello 0,5% per gli autonomi. Secondo i dati di Cristofori. i contributi dei lavoratori autonomi (il 30r"r del Paese I coprono solo l'8,2'< della spesa sanitaria totale. Per assurdo, questi contributi sono stati ancora ridotti dal 1° gennaio. Sulle esenzioni la presidenza del Consiglio conferma che i nuovi criteri previsti dal decreto, e in vigore dal 1° luglio, eviteranno il pagamento di ogni ticket a circa dieci milioni di italiani (quasi il 20% della popolazione). Le esenzioni attualmente in vigore sono, invece, più numerose; la principale delle categorie che da luglio dovrebbe essere esclusa è quella degli iscritti alle liste di collocamento. Oltre ai pensionati sotto i 10 milioni di reddito (15 se con coniuge a carico) l'attuale testo del decreto prevede l'esenzione per gli iscritti alle liste di povertà. Qui protesta proprio 11 presidente della commissione di inchiesta sulla povertà istituita dalla stessa presidenza del Consiglio, professor Giovanni Sarpellon: 'Questa reintroduzione del certificato di povertà, una abitudine ottocentesca, è inaccettabile. Nessuno accetta più di essere qualificato con un appellativo discriminante ed offensivo'. Oltre che di queste esen- zioni generali, nella riunione di oggi si discuterà del possibile aggiustamento delle esenzioni specifiche per alcune categorìe di malati. La lista di queste ultime è stata diffusa dal ministero della Sanità solo sabato, dopo una settimana di confusione negli ospedali: è solo l'ultimo dei ritardi e delle disfunzioni per cui i rappresentanti di diversi partiti attaccheranno oggi il rninistro Carlo DonatCattin. n sospetto che alcuni (anche in seno al governo) avanzano contro Donat-Cattin è di aver fatto il possibile per rendere complicata e Irritante l'applicazione del ticket sulle degenze; magari, come insinua il presidente della commissione Bilancio del Senato, Nino Andreatta, de vicino a De Mita, 'agevolando la difesa esasperata di certi interessi dei baroni dei letti' ossia della corporazione medica ospedaliera ostile al «balzello». Insomma, chi è favorevole ai ticket sulle degenze ritiene che si tratterà di uno strumento valido per scoraggiare gli sprec'-i e le inefficienze di medici a doppio impiego, pubblico e privato. Chi e contrario, come il pei, afferma che non servirà a nulla: al ministro del Tesoro Giuliano Amato, il comunista Antonio Bassolino risponde che la protesta -per appena 10.000 lire» non va disprezzata perché nasce da -uno sdegno morale» contro inefficienza e corruzione nella Sanità. s. 1.

Persone citate: Antonio Bassolino, Carlo Donatcattin, Cristofori, De Mita, De Mita Ticket, Donat-cattin, Giovanni Sarpellon, Giuliano Amato, Nino Andreatta, Nino Cristofori

Luoghi citati: Roma