E Lamberti vola di Gianni Romeo

E Lamberti vola NUOTO La Coppa Latina ci restituisce un campione E Lamberti vola Il grande deluso di Seul ha fatto segnare un ottimo l'49"03 sui 200 stile libero - Ma gli altri azzurri deludono e si fanno rimontare dalla Francia DAL NOSTRO INVIATO NIZZA — Giorgio Lamberti ha ripreso il volo nel cielo di Nizza. Non fraintendeteci, il giovanotto bresciano non fa di professione il paracadutista; ma la piscina Jean Bouin nella quale si è disputata ieri la seconda giornata della Coppa Latina è collocata al quinto piano del palazzo dello sport, sotto una bella cupola dalla quale si domina la città. E appunto a contatto con il cielo Lamberti ha nuotato i 200 stile libero alla sua antica maniera, all'attacco, andando a tenere subito alto il ritmo di gara per asfissiare chi senza troppi calcoli aveva tentato di monu-nerne la scia. Più degli avversari, abbastanza modesti, è stato buon giudice il cronometro: l'49"03, lìmite di buon valore internazionale, appena di un secondo superiore a quel suo tempo (l'47"90) che è ancor oggi il terzo mai nuotato al mondo e che la primavera scorsa apri speranze d'oro in vista dell'Olimpiade. Un limite, Pl'49"03 di ieri, che se realizzato a Seul avrebbe comodamente aperto le porte della finale. Ma a quella finale Lamberti non approdò. Che cosa era successo? Il nuotatore, allora diciannovenne, dopo la prodezza si senti il mondo in pugno. Continuò ad allenarsi come un forsennato («Come si poteva frenare un ragazzo che voleva giocare una grande carta a Seul?dice l'allenatore Castagne t- ti), e intanto frequentava la scuola serale per diplomarsi geometra e subiva per la prima volta l'assalto della popolarità e la pressione dell'attesa che lo stava caricando di responsabilità. Quando la spalla sinistra cominciò a infastidirlo, quando si accorse che l'acqua della piscina non è sempre R~ica, l'angoscia lo colse e con essa un cedimento psicologico che acuì i malanni fisici. A Seul soltanto il bagliore di una eccellente frazione di staffetta confermò che Lamberti era sempre un cavallo di razza e nel giudicarlo non ci si era sbagliati. I malanni fisici e la delusione morale, ancor più difficile da curare quest'ultima perché meno individuabile, hanno richiesto lungo tempo. Lamberti ha odiato la piscina, l'ha voluta dimenticare per quattro mesi, fino a gennaio, per disintossicarsi dai veleni che gli aveva procurato. Poi il prudente ritorno, la prima gara a Ravenna (campionati italiani indoor, l'49"9l ) e ora la prima sfida internazionale con un prò- gresso ulteriore. Che ricrea attorno a Lamberti un'attesa piena di speranze e timori. Molte più le speranze, naturalmente. Dice Castagneti: -Giorgio è un orologio svizzero di gran marca; è un gioiello, ma il meccanismo è delicato. Vedremo lutti insieme di non commettere errori e non guastarlo più. Sono sempre convinto che possa diventare il miglior duecentista del mondo". Bonn, campionati europei di Ferragosto, darà la risposta. Meno bene la squadra azzurra, invece. Con Lamberti, ieri hanno vinto Roberta Feloni nei400 misti (4'56"33).il puntuale Battistelli nella stessa gara (4'23"56) e la staffetta 4x200 maschile. Ma alcuni scivoloni (Silvia Persi quarta nei 50 si. Pozzoni terzo nei 200 farfalla come De Marco nei 50 si, la 4x200 femminile condizionata dalla cattiva partenza della Patron) hanno permesso la rimonta della Francia che aveva iniziato la giornata con due punti di distacco e la chiude con quattro di vantaggio. L'incertezza e la tensione dureranno fino all'ultima gara. Vincerà chi. oltre alle braccia forti, avrà i nervi più saldi. . _ Gianni Romeo Ecco la classifica della Coppa Latina: 1. Francia p. 177: 2. Italia 173; 3. Spagna 118:4. Brasile 113; 5. Argentina 75; 6. Portogallo 50: 7. Messico 48.