Aria inquinata, asma in agguato di Ezio Minetto

Aria inquinata, asma in agguato Aria inquinata, asma in agguato Ma anche ì bronchi hanno perso molte difese - A venticinque anni dall'invenzione del primo «inalatore» in commercio si trova ora un intero set di farmaci: dalla bomboletta preventiva alla protettiva A venticinque anni dal «Ventolin» — primo e classico broncodilatatore antiasmatico tascabile — c'è stato un guadagno reale nell'epidemiologia e nel peso sociale dell'asma bronchiale? Anche se con modo completamente nuovo, razionale ed efficace nel convivere e amministrare la malattia, le cose non sono certamente cambiate, anzi. I nostri bisnonni, con qualche puzzolente sigaretta allo stramonio e molte buone dosi di sopportazione, fischiavano e soffiavano le loro pene d'asma; i nostri padri hanno cominciato a conoscer farmaci razionali (antiallergici, an¬ tinfiammatori, antireattivi) ma i loro figli e nipoti sembran raccattare motivi d'asma da ogni parte, come per una nuova epidemia da polmoni fragili o fragilizzati. Siamo infinitamente più ricchi di farmaci e rimedi (dell'attacco acuto, della prevenzione di media e lunga portata) ma ancora senza sostanziali possibilità di rimedi stabilizzanti o definitivi. E' cosi che, anche solo riferendosi a quei venticinque anni dal «primo rimedio inalatore a pulsante», l'asmatico, più che l'uomo dal farmaco sìngolo ed elettivo, è spesso sempre più l'uomo della «cartuccera spray-, dove ben figurano, l'una accanto all'altra, la bomboletta preventiva, quella anticrisi (ormai a decine, continuamente al sorpasso), quella regolatoria, quella protettiva immunitaria e della deviazione biocellulare profonda. Tutta colpa dell'ambiente inquinato, per questi almeno dicci milioni di italiani minacciati dall'asma? E' giusto, e persin troppo comodo, dar la colpa all'universale «aeroflogosi », per l'aria che respiriamo, satura di veleni e tossici tanto specializzati a intaccare a fondo monumenti e edifici dell'am¬ biente e pelle, occhi e mucose delie parti esposte o meno dell'organismo. Ma allora perché gli Esquimesi — gente non tutta in terza fila in macchina e col tabaccaio dietro l'angolo — soffrono d'asma (dieci per cento circa della popolazione) come noi, uomini dello smog, della cappa plumbea e dell'azzurro annacquato? L'apparato respiratorio dell'uomo moderno — oltre alla sua ufficiale e naturale funzione di «camino» d'aria centrale — ha forse via via perso, in quest'ultimo mezzo secolo, anche buona parte dei suoi incarichi di difensore di equilibri. connessi con le proprietà di difesa cellulare profonda, di codificati sistemi neuro-mediati, di risposte emotivo-viscerali. Si potrà costruire ancora, contro questo impalpabile progredire? Da mesi tutto un filone d'impegno è annunciato, da Milano Medicina a nuove linee farmaco-industriali e alleanze scientifiche (Glaxo, Boehringer). con un ritorno allo studio dei concetti dell'«infiammazione bronchiale», elemento e denominatore comune che sta alla base del dissestato del nostro sistema di funzione respiratoria. Ezio Minetto Nonostante i progressi della medicina, quasi 10 milioni di italiani respirano con difficoltà

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