«Siamo stati rapinati» ma era tutto inventato

«Siamo stati rapinati» ma era tutto inventato «Siamo stati rapinati» ma era tutto inventato FOGGIA — Fu simulata la rapina ai danni di tre guardie giurate che il primo febbraio denunciarono di essere state aggredite ad Apricena da due persone che si sarebbero impossessate di un miliardo e 800 milioni. La somma era stata prelevata dalla Banca Popolare di Apricena per essere depositata nella sede della Banca d'Italia di Foggia. Sono stati i carabinieri a scoprire il «trucco», dopo due mesi di indagini. Gli inquirenti stanno inoltre accertando se alle indagini sia collegabile un' aggressione subita venerdì notte dal fratello di una delle tre guardie giurate. Si tratta di Raffaele Merlino, 35 anni, picchiato e ferito in modo lieve con un colpo di pistola a una gamba da tre sconosciuti. I metronotte hanno ammesso di essersi inventati tutto e sono stati denunciati per simulazione di reato ed appropriazione indebita. I loro nomi: Antonio Merlino, 44 anni, Antonio Romanelli, 28 anni e Giuseppe Ventrella. 31 anni. La refurtiva non è stata ancora recuperata. I metronotte, dopo il «colpo», raccontarono di essere stati bloccati da due persone armate mentre stavano caricando il denaro nel furgone blindato e di essere stati rinchiusi nello stesso automezzo dai rapinatori che li avrebbero poi abbandonati dopo aver rubato il denaro. Le guardie giurate furono effettivamente trovate rinchiuse dentro il furgone dai carabinieri. Ma adesso i carabinieri hanno accertato che i tre metronotte consegnarono il bottino a qualche complice, poi si rinchiusero da soli nel furgone. (Ansai Simulato furto di quasi due miliardi

Persone citate: Antonio Merlino, Antonio Romanelli, Giuseppe Ventrella, Raffaele Merlino

Luoghi citati: Apricena, Foggia