La morta in ospedale è ancora senza nome
La morta in ospedale è ancora senza nome A Roma, forse è una barbona La morta in ospedale è ancora senza nome ROMA — Non ha ancora un nome il cadavere di un'anziana donna ritrovato venerdì sera in una soffitta dell'ospedale Forlanini di Roma. L'esame necroscopico, effettuato ieri dal professor Ronchetti nell'Istituto di medicina legale, non ha fornito elementi utili all'identificazione. Potrebbe trattarsi di una «barbona-, ma non e escluso che sia una paziente, anche se i responsabili dell'ospedale smentiscono. Non è stato possibile rilevare le impronte digitali della donna; la pelle dei polpastrelli si era deteriorata. Ma la maglietta verde ritrovata addosso al cadavere potrebbe essere di aiuto per l'identificazione. Intanto gli agenti della squadra mobile stanno controllando tutti i fascicoli di donne scomparse negli ultimi tre mesi, di età compresa tra i 50 e i 60 anni. Pare che alcuni testimoni abbiano riconosciuto nel cadavere una «barbona- che si aggirava nei sotterranei o nelle soffitte del Forlanini. dove molti sbandati trovano rifugio la notte. Ma i dati certi sono molto pochi: la donna era alta un metro e 60. aveva i capelli bianchi. Molto probabilmente è morta per un infarto: sul suo corpo non sono stati trovati segni di violenza. Resta inspiegabile come quell'angolo di soffitta, anche se poco frequentato, sia potuto sfuggire a tutti per cosi lungo tempo. Alla squadra mobile ieri mattina sono stati interrogati molti -barboni» che spesso dormono nei paraggi, ma nessuno di loro ha riconosciuto il corpo. Sulla morte della sconosciuta la procura della Repubblica ha avviato un'inchiesta, affidata al pubblico ministero Santacroce. Il magistrato ha incaricato la polizia di interrogare tutti i medici e gli infermieri del -centro di igiene mentale-, che si trova a poca distanza dal luogo dove è stato trovato il cadavere. In un primo tempo si era pensato che il corpo potesse essere quello di un'anziana signora. Antonietta Giglio, 77 anni, ricoverata presso una casa di riposo di Fidenza, in provincia di Parma. La donna scomparve dalla casa di cura nel novembre scorso. Ma secondo i carabinieri le sue condizioni di salute non le avrebbero mai permesso di fare il viaggio fino a Roma. In ogni caso lunedi arriverà nella capitale la sorella della signora Giglio per tentare un riconoscimento, che potrebbe basarsi sui vestiti trovati addosso al cadavere. (Ansa)
Persone citate: Antonietta Giglio, Giglio, Ronchetti, Santacroce
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