E Toni Negri aprì le danze di Enrico Singer

E Toni Negri aprì le danze Parigi, gran ballo di Autonomia operaia a dieci anni dal «7 aprile» E Toni Negri aprì le danze Musica, film, brindisi degli «esuli» per ricordare gli arresti del 79 - Dicono: «Il "teorema Calogero" è crollato» - E chiedono un'amnistia generale - Ma a Scalzone e altri l'iniziativa non è piaciuta DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — L'invito, su un cartoncino viola, promette per 20 mila lire di -contributo alle spese» film, documentari, musica, balli e champagne fino all'alba. Una grande festa per i dieci anni del 7 aprile, l'avvio dell'inchiesta del giudice Calogero, una delle date-chiave nella storia degli anni di piombo. E, già alle 19.30. l'ingresso ultra-moderno del cinema l'Entrepòt, in una delle stradine alle spalle del grattacielo di Montparnasse, è affollata: Toni Negri, il teorico di Autonomia operaia, anfitrione della serata, è vicino alla porta a vetri. Andrea Morelli, altro «esule eccellente-, ha nelle mani una parrucca alla Gullit con cappellino rosso che non indosserà. Un potente impianto hi-fi diffonde l'ultimo remake di Banana Boat cantato da Harry Belafonte. Ma la festa comincia con un rituale di tutt'altro tono. Una conferenza-stampa. In Italia, e anche a Parigi, l'idea di celebrare in musica il decennale del 7 aprile ha scatenato polemiche tra gli stessi -ex». Emilio Vesce, ora deputato radicale, rimasto in carcere cinque anni e mezzo, da Roma ha detto di non condividere l'Iniziativa della colonia dei «rifugiati». E Oreste Scalzone, che di questa colonia è stato uno dei portavoce, si è 'dissociato dai dissociati-. Un «chiarimento politico» ci voleva. Gli organizzatori della festa parigina, però, preferiscono evitare repliche dirette: • Non siamo qui per/are polemiche', dicono. Hanno preparato con cura la regia della •spiegazione- della festa e mantengono il loro programma. Su una batteria di video sospesi al soffitto parte un breve filmato. Scorrono i titoli di decine di giornali dell'epoca. Quelli che riferiscono degli arresti del 7 aprile e che legano il nome di Autonomia operaia al terrorismo. La chiave della conferenzastampa e questa. - Il teorema Calogero è crollato. E' stato sìnentita da molte sentenze d'appello-, dice Toni Negri. E Andrea Morelli riprende: - ma noi siamo qui. bollati per sempre-. ■Siamo quegli invisibili che Nanni Balestrini ha de- Toni Negri scritto nel suo libro. Oggi vogliamo dimostrare che siamo, invece, ben concreti. Siamo qui e chiediamo che il governo compia un passo definitivo per chiudere davvero con gli anni di piombo-. Non a caso la festa di Parigi è stata chiamata 'retour d'cxil-: ritorno dall'esilio. La richiesta, insomma, è quella che il gruppo dell'area-Negri — gli «esuli» che si sono dissociati dal terrorismo — ha avazato più volte. E il decimo anniversario del 7 aprile è un'oc¬ casione per rilanciarla. -Con ironia — dice Morelli — ma sono sicuro che se non organizzavamo la festa, voi. i giornalisti, non sareste venuti qui. E ancora una volta nessuno avrebbe parlato di noi-. Alla festa, in realtà, i giornalisti ci sono: italiani, francesi, inglesi; c'è anche la televisione. E il rituale continua, si movimenta in tutte le sale àeWEntrepót che è uno «spazio multifunzionale» con libreria e ristorante, sponsorizzato da Frédéric Mitterrand, critico cinematografico e nipote del presidente della Repubblica. Toni Negri annuncia che la prossima iniziativa dell'associazione «Ventunesimo secolo» — che ha fondato a Parigi — sarà la pubblicazione di un libro: 'Una storia degli anni di piombo scritta in modo diverso da come l'hanno raccontata i pentiti-. Poi cominciano le proiezioni dei film. / carabinieri di Jean-Luc Godard, Canto d'amore di Jean Genet, Il coltello nella testa di Schneider-Ganz. E. soprattutto, Gli invisibili, di Pasquale Squitieri che è pre¬ sente alla festa come Nanni Balestrini. La folla si divide. Ma in buona parte resta nella grande hall d'Ingresso dove circolano i piatti di un buffet e si stappano le prime bottiglie. Riprende la musica e le quasi quattrocento persone cominciano a ballare. Ci sono almeno ottanta «rifugiati» delle diverse generazioni. Ci sono degli invitati arrivati dall'Italia, come AJisa Del Re, altra imputata per terrorismo, ora prosciolta. E ci sono tanti francesi. -/ nostri amici francesi che i'oglia7tw ringraziare per averci aiutato-, dice Gianfranco Pancino, un altro «esule eccellente» del gruppo 7 aprile che a Parigi ha ripreso la sua attività di medico ricercatore. E tra le persone da ringraziare c'è anche l'ex ministro dell'Interno francese, Charles Pasqua, almeno secondo Toni Negri che dice: •Quando Pasqua minacciava estradizioni nelle sue interviste, subito dopo faceva telefonare ai nostri avvocati per rassicurarli-. Poi la musica diventa più forte e copre i discorsi. Enrico Singer

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