Haiti, battaglia nelle strade

Haiti, battaglia nelle strade I lealisti attaccano i ribelli, molte vittime anche tra i civili Haiti, battaglia nelle strade Proiettili di cannone hanno colpito un quartiere -1 golpisti resistono e bombardano ii palazzo presidenziale - «Istruttori americani guidano le truppe del governo» to Radio Soleil. l'unica emittente privata ancora in funzione per ripetere il messaggio che da giorni rivolgono al presidente. Hanno ribadito infatti che avrebbero rinunciato alla loro azione soltanto dopo la partenza per l'estero di Avril lasciando la guida del Paese ad un magistrato, il presidente della Corte di Cassazione Gilbert Austin.. Il presidente ha avuto un altro lungo colloquio con 1' ambasciatore degli Stati Uniti Brunson Me Kinley. Il governo di Washington ha ribadito più volte il totale appoggio all'attuale presidente. E proprio sul ruolo di Washington nella crisi circolano a Haiti molte voci. Consiglieri militari statunitensi guiderebbero la Guardia presidenziale nell'offensiva contro i ribelli. Un portavoce dell'ambasciata di Washington ha smentito queste voci definendole -eie/ lutto false-, ma non ha negato che -le unità fedeli al governo abbiano ricevuto rifornimenti militari-. Due aerei che non appartenevano ad alcuna compapnia commerciale sono atterrati venerdì all'aeroporto della capitale. Le autorità hanno fatto sapere di aver ricevuto la promessa dalla vicina Repubblica dominicana che il presunto organizzatore del golpe, Roger Lafontaine. un nostalgico dell'era Duvalier, sarà espulso. e. st. tati da alcuni civili, hanno innalzato barricate sulla strada di Demas, la principale arteria che collega Port-au-Prince al sobborgo residenziale di Pétionville. E' una posizione strategicamente pericolosa per i lealisti perché potrebbero esere attaccati alle spalle mentre tentano di conquistare la caserma Dessalines. Nella notte si sono uditi distintamente i rumori della battaglia: colpi dei cannoni da 75 e 105 millimetri, mortai e armi automatiche. Secondo un testimone oculare alcuni colpi di artiglieria hanno sorvolato la caserma e sono caduti su alcune abitazioni seminando la morte tra gli occupanti. La radio nazionale ha lanciato nella notte un appello urgente a tutte le ambulanze della capitale. Ma ancne i due maggiori ospedali dela città che si trovano a poca distanza dalla caserma sarebbero stati colpiti. L'azione dei fedeli del presidente è cominciata dopo che erano fallite le trattative tra il capo dello Stato e il comandante delle truppe insorte, col. Guy Francois. Le difficoltà nel tentativo di riconciliazione, sollecitato dal gen. Avril, sono state la conseguenza di una sparatoria avvenuta la notte di giovedì tra le due fazioni di militari con la morte di almeno una decina di rivoltosi. Venerdì i reparti del battaglione «Dessalines» e dei -Léopards» avevano occupa¬ NOSTRO SERVIZIO PORT-AU-PRINCE — Situazione ancora confusa nella capitale haitiana, teatro nella notte tra venerdì e sabato di una violenta battaglia fra truppe leali al presidente Avril e gli insorti del battaglione «Dessalines» e dei «Léopards». Lo scontro, che è continuato anche ieri per le strade, ha provocato numerose vittime tra i soldati e anche tra la popolazione civile di un quartiere vicino alla caserma dove sono asserragliati gli insorti. Subito dopo l'inizio del coprifuoco venerdì sera, verso le ore 20, alcuni blindati delle guardie presidenziali hanno attaccato a sorpresa la caserma -.Dessalines», dove i rivoltosi sono serrati dalla fine della settimana scorsa. Secondo informazioni non ancora confermate sembra che i mezzi blindati siano anche entrati all'interno della caserma. Numerosi militari insorti si sarebbero arresi all'attacco. Alcuni golpisti sono riusciti a sfuggire all'assalto e, dopo essersi radunati nel seminario di San Marziale, hanno bombardato con i mortai il palazzo presidenziale. La guardia presidenziale conta oltre mille uomini con cannoni e quattro blindati mentre i rivoltosi assediati nella caserma sono circa ottocento. L'altra unità ribelle, i «Léopards», ha la base a una dozzina di chilometri dalla capitale. Gli ammutinati, aiu¬

Persone citate: Duvalier, Francois, Gilbert Austin, Port, Roger Lafontaine

Luoghi citati: Haiti, Stati Uniti, Washington