Caine e Martin in gara di truffa di Stefano Reggiani

Caine e Martin in gara di truffa Prime film: «Due figli dL» di Frank Oz Caine e Martin in gara di truffa Raggiri a Montecarlo con finale a sorpresa DUE FIGLI DI... di Frank Oz con Steve Martin, Michael Caine, Glenne Headly e Anton Rodgers, Barbara Harris. Direttore della fotografia Michael Ballhaus. Produzione americana. Commedia. Cinema Grand'Eliseo di Torino. Eurcine e Fiamma di Roma. Odeon di Milano. Può darsi che le fortune di questo rifacimento di una non memorabile commedia Anni Sessanta con Brando e Niven (due imbroglioni di donne sulla Costa Azzurra) siano confidate alla faccia e al richiamo dell'attore comico Steve Martin. Può darsi che una parte del pubblico abbocchi: Martin s'è conquistato o ha conservato un certo carisma tra i comici americani, sia per le sue scelte, sia per il suo talento (il famoso show televisivo Saturday Night Live). Ma è evidente che non tutti i film vanno bene per Martin. Se non c'è discussione per La piccola bottega degli orrori o anche per i Tre amigos di Landis, già comincia qualche perplessità quando in Roxanne il nostro tenta un aggiornamento del Cyrano, l'ironia si perde nella melensaggine. In Due figli di..., titolo scintillante, Martin è a tratti francamente disgustoso (guardatelo quando si fa fotografare con le pupe, emergendo bianco come un capufficio da un costume di lana). E questo sarebbe, secondo la pubblicità, l'uomo «al quale nessuna donna saprebbe resistere»? Naturalmente, siamo prevenuti; per fortuna il compare di Martin, l'attore Michael Caine, di solito chiuso in ruoli quasi seri, fa una buona caricatura di grasso imbroglione con bril¬ lantina e baffi, un anziano seduttore con molto senso dell'umorismo. In un paesino della Costa Azzurra, vicino a Montecarlo, tra 1 frequentatori del Casinò, si aggira l'agiatissimo Michael Caine e ogni tanto getta la lenza. Sia un re defe- . nestrato che raccoglie fondi per la guerriglia, sia un altro improbabile sovrano a corto di contanti, ogni scusa è buona per scucire soldi alle americane ricche e credulone. Ma un giorno Caine incontra un imbroglione da quattro soldi che cerca di cambiare categoria, Martin. E' già capace di scroccare un pranzo, ma punta molto più in alto. Dopo aver tentato vanamente di toglierselo dai piedi, Caine elegge Martin a suo discepolo, anzi fanno una scommessa. Poiché il paese è piccolo per due imbroglioni, il primo che spillerà dei soldi a una donna potrà restare, l'altro se ne andrà. La prescelta è un'americanina innocente, fresca vincitrice di un concorso, che l'ha portata sulla Costa. Non vi diciamo cosa accade dopo che le smaliziate inclinazioni dei due s'incontrano con la presunta naìveté della ragazza, ma forse sta in questi sussulti di sceneggiatura la parte migliore della commedia. Si sa come devono essere confezionate queste torte, molto appariscenti, molto sode; come quei dolci di nozze che uno mangia per complimento e pensa tra sé: però, è anche buono. Che questa torta sia buona non siamo, a questo punto, sicurissimi; ma gli ingredienti prescritti ci sono tutti, compreso il frutto candito in ultimo, come vedrete. Stefano Reggiani

Luoghi citati: Milano, Montecarlo, Roma, Torino