E la Libia rovina l'idillio di Mario Ciriello

E la Libia rovina l'idillio Gorbaciov a Londra: la Thatcher attacca subito sui bombardieri dati a Gheddafi E la Libia rovina l'idillio Colloqui «caldi e appassionati», sulle armi nucleari anche aspri, ma il leader del Cremlino parla di «grande comprensione» Shevardnadze: «E voi perché difendete gli ordigni nucleari a breve raggio?» - Stamane l'atteso discorso alla Guildhall DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA — Il lungo idillio diplomatico di Margaret Thatcher e Mikhail Gorbaciov è più caldo e schietto che mai. Per ben due ore e mezzo i due leader hanno discusso ieri, al numero 10 di Downing Street, lo stato di salute del nostro pianeta con la franchezza e la comprensione che distingue le amicizie robuste e feconde. E da amici si è litigato: sulle armi chimiche e, più ancora, sugli aerei russi alla Libia. Irritato dalle ramanzine del premier, Gorbaciov ha perso due volte la pazienza. -Baruffe in famiglia», narra chi era presente, diverbi tra persone abituate a parlar duro, senza eufemismi, senza ambagi. Una burrasca, ma sul cui esito nulla si sa. Per ora almeno. E' al battibecco sulla Libia che si riferiscono quei funzionari i quali parlano di conversazioni «animate, calde, appassionate». E' vero che avete venduto a Gheddafi almeno quindici bombardieri supersonici Sukhoi-24D?, voleva sapere Maggie. La ri¬ sposta di Gorbaciov non la soddisfaceva: per cui ha continuato a battere sul medesimo tasto, indicando i pericoli della condotta sovietica. Più tardi, ad una conferenza stampa, il portavoce russo Gennady Gherassimov reagiva con nervosismo alle domande sul dissenso tra i due leader. E affermava: «C'è qualcuno colà che vuole rovinare questo vertice anglorusso». E' un dito puntato non tanto contro l'America quanto contro Israele. Più ancora dei leader si sono accapigliati sulla Libia i due ministri degli Esteri, Shevardnadze e sir Geoffrey Howe. Si parla di una "aspra disputa». Sir Geoffrey faceva presente che la vendita di bombardieri alla Libia mal s'addice al nuovo spirito di cooperazione internazionale. Seccatissimo, Shevardnadze rispondeva: -Nel Medio Oriente c'è una proliferazione ragguardevole di armamenti, molti dei quali forniti dai governi occidentali». Per Londra, la frase è una conferma della "Sconcertante» ini¬ ziativa sovietica. Sir Geoffrey balzava ad altro argomento e definiva «non credibile» la cifra di 50 mila tonnellate per l'arsenale chimico russo. Shevardnadze è scattato: «E voi, allora, perché difendete tanto le armi nucleari a breve raggio?». Anche Maggie ha spronato Gorbaciov ad essere «più sincero» sulle armi chimiche sovietiche: e, a quanto pare, l'ospite si sarebbe sottratto al sermone promettendo maggiori verifiche. Comunque, i dissensi non hanno guastato l'atmosfera. All'uscita dal numero 10 di Downing Street, sul marciapiede, sotto la pioggia, i due protagonisti hanno parlato ai giornalisti: "Le nostre conversazioni sono state molto profonde, molto spaziose e molto amichevoli», ha detto Margaret Thatcher: "E' un nuovo esempio dello spirito di amicizia fra Est e Ovest». I temi? "Controllo degli armamenti, relazioni Est-Ovest, progressi della perestrojka, Medio Oriente, Namibia, America Centrale». Gorbaciov ha aggiunto: -Grande è ormai la comprensione reciproca». Ci si capisce meglio, ma ciò non attenua l'osticità di certi problemi, come quello delle armi nucleari in Europa, affrontato ieri dai due leader, ma senza successo. Gli inglesi attendono adesso con nervosismo il discorso che Gorbaciov pronuncerà questa mattina alla Guildhall, l'antico «Parlamento» della City. Si prevedono proposte sul disarmo e per la creazione di «istituzioni parlamentari» che allaccino più strettamente Est e Ovest. Vitaly Zhurkin, un consigliere di Gorbaciov, ha già detto: «Si potrebbe dar vita a un'assemblea parlamentare per l'Europa intera». Sono idee di cui Maggie diffida. Dopo la Guildhall, Gorbaciov sarà ospite al castello di Windsor: e, durante il lunch, inviterà forse la sovrana in Russia. Dopo i colloqui e la firma di tre accordi bilaterali (sugli investimenti in Russia, sul visti e su un progetto per la costruzione di una scuola in Armenia), Margaret Thatcher e Gorbaciov sono saliti su una maestosa Zil sovietica, corazzata, e sono scesi alla vicinissima abbazia di Westminster. Qui, il presidente, accompagnato adesso dalla moglie Raissa, ha deposto una corona di fiori sulla tomba del Milite Ignoto. All'uscita, Gorby si è avvicinato alla folla, ha risposto ai suoi saluti e alle sue strette di mano, si è goduto un po' di democrazia stradale. Indi, una visita a uno stabilimento elettronico, un colloquio con gli esponenti della Confindustria e, infine, di nuovo al n. 10 di Downing Street per un banchetto. La first lady sovietica ha visitato la cattedrale di S. Paolo, Tower Bridge e il Museum of London. Al museo, un ragazzino di nove anni, Benjamin Robinson, l'ha accolta con un gran mazzo di fiori e Raissa gli ha lasciato sulla guancia il vistoso segno del suo rossetto. Benjamin ha detto ai cronisti: «Lo so, quella signora è importante, ma queste affettuosità non mi piacciono». Mario Ciriello