Al mare con la polizza antialghe di Pierangelo Sapegno

Al mare con la polizza antialghe Un'agenzia di Vienna lancia l'assicurazione per le vacanze sulla costa adriatica Al mare con la polizza antialghe Il turista verrà rimborsato se non potrà fare il bagno per almeno tre giorni - Il presidente delPApt di Rimini: «Quest'estate un bollettino quotidiano informerà i nostri ospiti sulle condizioni dell'acqua» DAL NOSTRO INVIATO RIMIN1 — Le alghe, che paura. Un'agenzia di Vienna inventa una polizza speciale: quando non si può fare il bagno nell'Adriatico, la giornata di vacanza sarà risarcita. La Doxa ascolta gli Italiani: l'87 per cento dichiara che una fioritura di alghe potrebbe influenzare molto o In maniera abbastanza rilevante la loro scelta turistica. Trema l'industria delle vacanze. Luciano Guerzonl, comunista, presidente della Regione Emilia Romagna, ha già messo le mani avanti: quest'anno potrebbe andare anche peggio di quello che abbiamo lasciato alle spalle. L'alga è già arrivata, alla sacca di Goro, dove il grande fiume si butta in mare, ed è scesa giù, spinta dalle correnti, un tappeto sfilacciato che ondeggia davanti alla riva: si chiama la «noctiluca», è rossa e puzza come un pesce morto. Brutti segnali. Rimini aspetta la stagione della paura, sotto il sole. L'inverno è stato caldo e dolce, e ha portato pure un altro ne¬ mico: la siccità. I sindaci di Riccione, Misano e Cattolica qualche giorno fa avevano pensato addirittura di chiedere al governo lo stato di calamità naturale. Ci hanno ripensato, non è il momento di far troppo baccano. A Cattolica, però, l'acqua adesso è razionata: rubinetti chiusi, dalle sei di sera alle sette di mattina. Se continua cosi, ve l'Immaginate le docce con l'acqua Fiuggi prima di uscire a ballare? E' in questo clima che arriva l'ultima novità. Porta la firma della Terra Reìsen, una delle maggiori agenzie di viaggio a Vienna, consociata della Tui di Hannover, colosso tedesco. Un pacchetto vacanze sull'Adriatico, con tanto di assicurazione per il rìschio-alghe. Se il turista è già sotto l'ombrellone quando il mare si sporca, e non può fare il bagno per almeno tre giorni, l'agenzia rimborsa tutto il periodo «sfortunato». Se invece deve ancora partire e una settimana prima esplode la fioritura algale, può disdire la prenotazione senza perdere nemmeno un soldo. Ugo Dadomo, direttore generale acquisti della Tul, spiega che "nelle ultime settimane la stampa e la tv austrìaca avevano denunciato la presenza nell'Adriatico di un nuovo boom algale. E gli effetti si erano visti subito: calo di più del trenta per cento nelle prenotazioni per le spiagge italiane interessate dal fenomeno'. Così, la Terra Reisen ha deciso di garantire il cliente con un'assicurazione. E' una notizia amara, in fondo. Primo Grassi, presidente dell'agenzia regionale per il turismo dell'Emilia Romagna, allarga le braccia: "Nessuno stupore, per carità. Sul mercato, ormai, dobbiamo fare i conti con questa paura». Dopo anni di incertezze, adesso sono gli stessi operatori turìstici a riconoscerla, per la prima volta, la paura. L'Adriatico è fra i dodici punti neri degli allarmi ecologici sulla Terra, dicono dall'America. Verità cruda, angosciante. Primo Grassi lo ammette: •Oggi che siamo a rischio lo sanno tutti". Così, Giuseppe Chicchi, assessore al Turismo della regione Emilia Romagna, dà ragione a Guerzonl, il suo presidente: "Il grido d'allarme è necessario. Il rischio per la balneazione c'è, da molti anni. Iprelievi dicono che per ora i tuffi in mare non vanno proibiti. Ma siamo sulla lama del rasoio, questa è la verità". E come se non bastasse, non bisogna dimenticare che il bagno sull'Adriatico lo si continua a fare pur sempre per decreto: "Si va avanti in regime di deroga con le normative della Cee, che non riguardano l'aspetto batteriologico ma altre caratteristiche: il colore, la trasparenza, l'ossigeno discioltO". Significa che certi livelli sono già superiori a quelli stabiliti dalla Cee, ma che per questo tratto di mare almeno per ora si fa eccezione. Ci si aggrappa ad altre cifre, ad altri risultati, altre verità. "E' un brutto mare, ma è fra i più puliti", si dice. Chissà se bastano ancora, slogan come questi. Intanto, si cambia volto e si cambiano le parole d'ordine. Piero Leoni, presidente dell'Apt di Rimini, annuncia per la prossima stagione un vero e proprio bollettino di balneazione: "Noi pensiamo che sia un diritto della gente quello di conoscere le condizioni dell'acqua dove si fa il bagno. E faremo in modo che i dati sulla situazione del mòre vengano divulgati. Una sorta di bollettino quotidiano, per i turisti, per informarli sui pericoli, certo, ma anche sui falsi pericoli". L'Apt si è anche rivolta alla Doxa, come fanno un po' tutti di questi tempi. Ennesimo sondaggio. Tema: l'eutrofizzazione. E l'oracolo ha risposto: che Riminl è nel cuore degli italiani, che uno su due ci ha soggiornato almeno una volta nella vita, che addirittura il 58 per cento non si è mai bagnato in questo mare (per fortuna?). E poi che l'eutrofizzazione chissà che roba è: per lo 0,7 per cento è un termine che indica l'atrofizzazione degli arti; il 77 per cento, Invece, lo sente per la prima volta Meglio parlare di alghe: quelle, purtroppo, le conoscono tutti. E soltanto "il 10% degli italiani sostiene che non inciderebbe, o inciderebbe poco, sulla scelta della località balneare in cui passare le vacanze*. In compenso, un altro sondaggio, in arrivo dalla Germania, porta nuovi risultati In base agli esiti di una ricerca del Centro studi per il turismo della Repubblica Federale tedesca, il 47 per cento di coloro che l'anno scorso sono andati in vacanza all'estero, e non solo in Italia, si è lamentato per i problemi ambientali. Più del doppio, rispetto all'87, quando erano stati appena il 22. Mal comune mezzo gaudio. Certo, magra consalazione. In ogni caso, è un'altra conferma: saranno le emergenze ambiente a selezionare i turisti. Per questo, lasciano capire alla Regione Emilia, è meglio gridare aiuto adesso prima che sia troppo tardi. "Per chiamare qualcuno in soccorso; non per far scappare quei pochi o tanti che restano". Pierangelo Sapegno

Persone citate: Giuseppe Chicchi, Luciano Guerzonl, Piero Leoni