Il pcus di Leningrado; «Compagni, quanti errori!»

Il pcus di Leningrado; «Compagni, quanti errori!» Plenum straordinario dopo la batosta elettorale che liquida i leader cittadini più conosciuti Il pcus di Leningrado; «Compagni, quanti errori!» NOSTRO SERVIZIO MOSCA — Dopo la batosta ricevuta alle elezioni del 26 marzo, il partito di Leningrado si sottopone ad un esame attento e fa autocritica. Un plenum straordinario indetto martedì ha nccolto i romitati partito per analizzare i risultati del voto che hanno penalizzato pesantemente i quadri dirigenti della seconda nitta dell'URSS. Le bocciature eccellenti di Juri Solovjov, segretario regionale e membro candidato del Politburo del pcus. del segretario cittadino Anatoli Gherasimov. del sindaco di Leningrado Vladimir Khodyrev, del suo primo vice Aleksei Bolshakov e del secondo segretario regionale Anatoli Fateiev, costituiscono una seria lezione politica che l'apparato locale deve imparare, scriveva ieri la Pravda. E per evitare la perdita del ruolo dirigente del partito nella città, il suo scavalcamento da pai le di quelle forze che incarnano la voce del malcontento popolare, i dirigenti di Leningrado non hanno esitato ad indicare le loro manchevolezze, nel tentativo di dimostrare un agile adeguamento alle direttive emerse dal basso. Il comportamento delle organizzazioni di partito, del quadri Ideologici e degli organi d'informazione non è sempre stato ai livelli richiesti dalla perestrojka, anzi si è ricorso ancora ai vecchi metodi autoritari. All'accusa dì inadeguatezza al confronto democratico, si aggiunge l'incapacità di affrontare in termini soddisfacenti il problema casa, la situazione ecologica e la scarsità dei beni alimentari e di consumo, tutti problemi irrisolti che hanno provocato la reazione a sorpresa dei cittadini. Ma qualcuno non e rimasto soddisfatto dell'autocritica compiuta all'interno del Plenum. Il responsabile stampa del partito cittadino, Vladimir Kirianov, rivelava ieri sera ad un'agenzia straniera che un gruppo di quaranta persone era al lavoro per compilare una nuova risoluzione finale dai toni meno blandi di quella ufficiale, e che lo stesso primo segretario è intervenuto durante l'assemblea per chiedere un'autocritica più profonda, in grado di cogliere il messaggio lanciato dal malcontento cittadino. Una lezione imprevista impartita non solo a Leningrado ma in tutto il Paese, dove l'inesperienza ha giocato spesso a favore dei più spregiudicati. La Literaturnaja Gazeta portava un buon esempio di concorrenza sleale nella città di Alma Ata, capitale dell'Immensa Repubblica del kazakhstan, nella quale il confronto tra due candidati non ha conosciuto esclusione di colpì. Il primo segretario del Comitato cittadino Vladimir Romanov, sarebbe stato sconfitto da Anatoli Safonov, direttore di una grande impresa edile, perché quest'ultimo usava attirare il pubblico ai suoi comizi elettorali organizzando nei paraggi vendite ambulanti dì carne e zucchero, generi che mancano da mesi in tutto il Paese. Non contento, avrebbe inoltre stampato volantini con una vignetta satirica sul suo concorrente ritratto in atteggiamenti che ne offendevano la dignità, iniziativa forse efficace ma che è costata una denuncia all'autore del disegno. n Paese ancora si interroga sul senso del voto di dieci giorni fa, con un'affluenza alle urne dell'89,8 per cento, ma presto dovrà tornare alle urne per riempire i seggi rimasti vacanti dopo lo spoglio definitivo delle schede. Il totale dei deputati eletti e 1958, ne mancano ancora 292. di cui 160 per i distretti territoriali. 114 in quelli nazionali, e 18 delle organizzazioni pubbliche. Il 9 aprile si farà il ballottaggio nei 76 collegi in cui nessuno dei candidati ha raggiunto il 50 per cento dei suffragi. Il 14 maggio si voterà quindi in 198 distretti dove il candidato unico non ha raggiunto la metà dei voti necessari, ed entro l'Inizio di maggio nelle organizzazioni pubbliche. Paola Delle Fratte

Persone citate: Aleksei Bolshakov, Anatoli Fateiev, Anatoli Gherasimov, Anatoli Safonov, Juri Solovjov, Vladimir Khodyrev, Vladimir Kirianov, Vladimir Romanov

Luoghi citati: Alma Ata, Leningrado, Mosca, Urss