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Scontri ad Haiti E'di nuovo golpe Proclamato lo stato di emergenza Scontri ad Haiti E'di nuovo golpe Ultimatum di alcuni ufficiali a Avrìl: vattene PORT-AU-PRINCE — Situazione nuovamente tesa ad Haiti a tre giorni dal fallito golpe. Ieri il battaglione «Dessalines», che conta un migliaio di uomini, si è ammutinato: un ufficiale ha chiesto attraverso l'emittente indipendente Radio Metropole le dimissioni del presidente Avril, accusandolo di voler instaurare una dittatura. Dopo il messaggio radiofonico nella capitale i negozi hanno abbassato le saracinesche e la gente si è rifugiata in casa. La tensione è sfociata in scontri armati fra gli effettivi del battaglione e la guardia presidenziale. Il generale Avril si troverebbe nel palazzo presidenziale protetto da un numero molto esiguo di militari. Il governo dopo aver lanciato un appello -alla calma e alla moderazione», ha proclamato lo stato di emergenza, messo l'esercito in stato di allarme e imposto la censura. La caserma Dessalines ha avuto tra 1 suoi comandanti anche il colonnello Jean Claude Paul, Scriminato lo scorso anno per traffico di stupefacenti e deceduto in novembre. Si sospettò che fosse stato avvelenato. Dopo il fallito tentativo di rivolta la situazione avave registrato una schiarita. Avril accogliendo le richieste dei militari aveva fatto scarcerare il tenente colonnello Himmler Rebu, capo della tentata rivolta, espellendolo dal Paese insieme ad altri golpisti. Insieme al colonnello Rebu sono stati esiliati negli stati uniti anche il comandante della guardia presidenziale, colonnello Biamby, e il responsabile del servizio informazioni del ministero dell'interno, colonnello Leonce Qualo. Nel comunicato ufficiale con cui martedì era stata data notizia del provvedimento si affermava che Avril aveva consentito ai tre ufficiali di lasciare il Paese nella sua "magnanimità, al fine di favorire un rapido ritorno del Paese alla normalità-.