L'Enichem minaccia di chiudere

L'Enichem minaccia di chiudere L'Enichem minaccia di chiudere «Non può lavorare al 50 per cento» • Domani commissione del governo per Manfredonia - Ancora tensione davanti alla fabbrica ROMA — Si riunirà domani al ministero dell'Ambiente la commissione Stato-Regioni che potrebbe sbloccare il caso Manfredonia, dove la protesta contro l'Enichem negli ultimi giorni è degenerata in una vera e propria rivolta. Lo ha deciso ieri sera il ministro Ruffolo, dopo che l'intervento dello Stato era stato chiesto dai sindacati chimici e confederali, dai partiti locali (tranne il Msi), dalla Federchimica e dalla stessa Enichem Agricoltura. Il comitato — composto da rappresentanti della regione, dei comuni interessati, di sindacati, dell'Enichem oltre che del ministero dell'Ambiente — dovrebbe creare immediatamente una commissione tecnica in grado di valutare senza equivoci 1 problemi legati all'impatto ambientale dell'industria chimica. Una valutazione che l'Enichem auspica sia la più rapida possibile. Ieri il presidente della società del gruppo Enimont Domenico Palmieri ha addirittura prospettato la possibilità di una chiusura dello stabilimento pugliese che dà lavoro a 1500 addetti distribuendo salari per 50 miliardi e la cui attività pesa per 300 miliardi nel bilancio chimico nazionale. "L'Enichem di Manfredonia non può funzionare al 50 per cento e perdere da 6 a 7 miliardi al mese. Il nostro dovere si limita a informare formalmente l'azionista. Ma un'eventuale chiusura dello stabilimento deve essere un atto di responsabilità deciso sulla base di dati obiettivi-. L'Industria chimica di Monte Sant'Angelo, comune adiacente a quello di Manfredonia produce 550.000 tonnellate di urea e 85.000 tonnellate di caprolattame ogni anno. Ora la società Enimont ha deciso di uscire allo scoperto con una conferenza stampa a causa del livello di deterioramento a cui è arrivata la si¬ i a o a ¬ tuazione, dopo i tre giorni di sciopero generale e l'assalto alla sede della Cisl. "Finora abbiamo voluto essere discreti. Ma oggi riteniamo necessario che siano chiarite le responsabilità-, ha detto Palmieri. Che ha poi aggiunto: "La verità è che il chiasso che si sta facendo intorno a Manfredonia non riguarda il problema della tutela dell'ambiente ma la sostituzione dello stabilimento con iniziative turistiche-. Ma Ermete Realacci, presidente della Lega Ambiente replica: -La situazione in città ormai è molto deteriorata, anche a causa del comportamento dell'Enichem che ha vietato l'ingresso in fabbrica alla commissione tecnica istituita dal comune. Ora è indispensabile ricostituire un clima di fiducia reciproca, ma è necessaria la massima trasparenza-. La situazione a Manfredonia è tesa, ieri solo la presenza delle forze dell'ordine ha Impedito nuovi incidenti. m. g. b.

Persone citate: Ermete Realacci, Palmieri, Ruffolo

Luoghi citati: Manfredonia, Monte Sant'angelo, Roma