Tregua dc-psi su Palermo di Marcello Sorgi

Tregua dc-psi su Palermo Il primo risultato della trattativa romana sulla giunta anomala Tregua dc-psi su Palermo I socialisti: nessuna pregiudiziale sul sindaco ma chiediamo un rapporto privilegiato - L'allargamento del pentacolare ai comunisti è sospeso -1 movimenti: l'esperimento deve andare avanti ROMA — -Disgelo-, 'Caduta delle pregiudiziali', 'fine dell'incomunicabilità-: dopo un anno e mezzo di «guerra» per la giunta anomala di Palermo, de e psì hanno deposto le armi. La tregua, che non è ancora pace, ha un primo effetto pratico che s'è già avvertito in Sicilia: si chiude l'-esperimento» messo su dal sindaco Orlando e fondato sulla collaborazione di due partiti (de e psdi) e tre «movimenti» (Verdi, Città per l'uomo, indipendenti di sinistra), con l'appoggio esterno del pei; si delinea una nuova maggioranza dc-psi-pci che lo stesso Orlando potrà provare a guidare ancora. La trattativa che doveva portare all'allargamento del pentacolore al pei entro il 10 aprile è sospesa. I tempi si allungano. Le conseguenze di tutto ciò, a Palermo, si sono fatte subito sentire: il sindaco ha dovuto faticare non poco ieri sera per convincere gli esponenti dei «movimen¬ ti» a non dare le dimissioni, aprendo formalmente la crisi della giunta. Orlando è convinto che ci sia spazio per farli convivere nella nuova maggioranza con il psi: 'Prendiamo atto che non ci sono più pregiudiziali né veti, che è finita l'epoca delle contumelie. C'è la possibilità di mettere al tavolo delle trattative de, psdi, cartello dei movimenti, pei e psi-. Ma questa impostazione, che porterebbe a una giunta a sette, non sembra condivisa dai vertici nazionali di de e psi. In una riunione che doveva portare all'eliminazione di tutte le pregiudiziali che hanno opposto i due partiti in questi mesi, l'argomento della struttura non è stato approfondito. Ma il segretario provinciale de di Palermo Rino La Placa ha ammesso che 'l'ipotesi ventilata è quella di far sedere a uno stesso tavolo in condizioni di parità de, psi e pei-. I democristiani hanno chiesto che cadesse il veto su Orlando. E i socialisti hanno insistito su due punti: che 'il vero nodo della situazione non sia l'ingresso in giunta dei comunisti, ma la ripresa della collaborazione fra i due maggiori alleati di governo-, e che 11 calendario già fissato per la conclusione "non fosse vincolante per il psi-, come ha spiegato il responsabile degli enti locali del psi Giusy La Ganga. Le delegazioni si sono lasciate scambiandosi segnali di disponibilità. I due responsabili delle autonomie locali si sono impegnati a riferire ai rispettivi segretari e a rivedersi oggi. Ma già ieri Giuseppe Guzzetti, il capo del dipartimento enti locali della de, ha ammesso che -la discussione su Palermo non può avvenire su una linea di continuità-, mentre La Ganga ha confermato che il psi «non ha pregiudiziali sulla direzione democristiana della città, ma non accetterà pregiudiziali altrui-. Orlando, in sostanza, è avvertito. Può provare a rimettere insieme una giunta, ma ricominciando da capo. «Se le trattative si apriranno, tutto dovrà essere rimesso in discussione — ha spiegato il segretario provinciale socialista di Palermo Manlio Orobello — per far entrare anche un solo assessore socialista è necessario un azzeramento politico complessivo-. Ne viene un quadro assolutamente mutato, nel quale oltre al ruolo dei movimenti, anche quello dell'attuale vicesindaco, l'indipendente di sinistra Aldo Rizzo, non è sicuro: dal momento che i socialisti, nel corso delle trattative, puntano a mettere in evidenza il rapporto dc-psi su cui è fondato il governo della Regione siciliana. Questo spiega perché i rappresentanti dei movimenti di Palermo, i due assessori Nino Alongl e Letizia Battaglia, già ieri pomeriggio abbiano chiesto al sinda¬ co impegni precisi, avvertendolo, in mancanza di assicurazioni, che sono pronti a dimettersi e passare all'opposizione. £ perché il pei palermitano, pur considerando 'positivo- il ripensamento socialista, chiede che la trattativa resti ancorata alla formula attuale e per quanto possibile al calendario già rissato: -Se il psi ha indetto la riunione di Roma non per una proposta seria e costruttiva ma con intento distruttivo e dilatorio — ha commentato il segretario provinciale comunista Michele Figurelli — le forze di progresso hanno il dovere di non sottrarsi domani all'impegno di coerenza e ai tempi stabiliti-. Anche Orlando sa che un allungamento delle trattative gioca contro di lui: -La città non può aspettare-, ha ripetuto ieri sera fino a tardi, temendo che il futuro della sua giunta passi ormai sulla sua testa. Marcello Sorgi

Persone citate: Aldo Rizzo, Giuseppe Guzzetti, Giusy La Ganga, La Ganga, Letizia Battaglia, Manlio Orobello, Michele Figurelli, Nino Alongl, Rino La Placa, Verdi

Luoghi citati: Palermo, Roma, Sicilia