Vialli: «Questo Malines è come il Verona dello scudetto» di Franco Badolato

Vialli: «Questo Malines è come il Verona dello scudetto» L'attaccante della Sampdoria, molto critico dopo la prova di Bologna, mette in guardia i compagni Vialli: «Questo Malines è come il Verona dello scudetto» DAL NOSTRO INVIATO GENOVA — Se il Malines crede di avere in Preud'homme il miglior portiere d'Europa, la Sampdoria ritiene di disporre dell'attaccante più forte del continente: Gian Luca Vialli. A Boskov piacciono i paradossi e ieri mattina il tecnico ne ha scelto uno coniato apposta per scaricare la tensione creatasi con il giocatore dopo l'incontro di Bologna. Il tecnico aveva infatti scusato la squadra sostenendo che è stato logico quel comportamento così rinunciatario a tre giorni dalla Coppa -un appuntamento che non ha prezzo per noi-, Vialli si era invece vergognato di una Samp che non meritava neppure un punto: •Se giochiamo cosi mercoledì non andiamo di certo in finale-. Allora Boskov ha detto: -Il Bologna è stato bravo a non picchiare Vialli, se lo avesse fatto lui si sarebbe arrabbiato e quel gol quasi allo scadere l'avrebbe segnato, ne sono sicuro-. Vialli non accetta il ruolo di Cassandra: •Credo di essere stato più che obiettivo nella mia analisi. Non so, ripeto, se abbiamo giocato male per un improvviso calo di tensione o per un appannamento fisico. Spero che si sia trattato solo di una giornata storta: mercoledì è vicino, avremo modo di verificare le reali condizioni di questa squadra. Forse se il Bologna avesse segnato nel primo tempo magari avremmo trovato la forza di reagire e sicuramente ci saremmo espressi meglio-. Poi il cannoniere blucerchiato chiude la parentesi Bologna («un pareggio positivo, ottenuto sul campo di una squadra che non perde da undici incontri-) per concentrarsi sul Malines: -/ belgi mi ricordano il Verona dello scudetto, non hanno grandi tradizioni ma grazie all'inserimento di alcuni olandesi bistrattati in patria hanno ottenuto grossi risultati. Proprio gli olandesi, primo fra tutti Erwin Koeman che nell'ultima stagione è stato l'unico al mondo a vìncere tutto, sono quelli che hanno dato concretezza al Malines-. Koeman, così come De Wilde e Hofkens, leggermente infortunati e tenuti a riposo nel match di campionato perso con l'Anderlecht sabato, saranno domani in campo agli ordini del tecnico De Mos. Irrecuperabili invece De Greef e l'anziano libero Clijsters. A sorpresa potrebbe giocare in attacco il giovane Wilmots. al fianco di Bosman e dell'altro olandese naturalizzato belga, Den Boer. Ohana. il simpatico israeliano che condanno un anno fa proprio in semifinale l'Atalanta, starà quindi in panchina. Un grattacapo in meno per Boskov che non prevede appunto l'utilizzo di Ohana e ha già annunciato che Salsano giocherà indipendentemente dalla presenza di Mannini (solo oggi saranno sciolti i dubbi). Dopo l'allenamento, il tecnico ha invitato la squadra a vedere le cassette registrate degli incontri Malines-Eintracht (quarti di finale). In particolare a Boskov premeva sottolineare la facilità con cui la formazione belga sa segnare ma anche ia faciloneria della difesa, salvata dagli errori dei tedeschi e dalla bravura di Preud'homme. •Ma noi abbiamo in Vialli il più forte attaccante europeo — ha ripetuto Boskov — un atleta che a fine partita è più fresco di tutti gli altri giocatori in campo. Il Malines non è al massimo, dopo un periodo eccezionale sia attraversando una piccola crisi, dovremo approfittarne. Loro sono i degni rappresentanti del calcio belga, hanno carattere da vende¬ re, ma noi non siamo da meno di Milan e Napoli sul piano della tecnica-. L'unico cruccio di Boskov è l'Inter: •Anche loro hanno avuto una crisi durante il campionato, ma dopo sedici risultati utili consecutivi. E dopo la scorifitta di Firenze hanno ripreso a volare perché hanno un centrocampo ineguagliabile. Credo che Matthaeus, Brehme e soprattutto Berti stiano disputando una stagione irripetibile. L'Inter si è rinforzata, ma anche noi lo siamo con Dossena e Victor. Eppure loro si sono migliorati due volte più di noi: e dire che la Samp ha quattro punti più dell'anno scorso dopo 23 partite, ed è come allora in finale di Coppa Italia. E si batte per la finale di Coppa delle Coppe. Adesso abbiamo in testa questo confronto con il Malines e tutto il resto ci sembra irrilevante. Compreso il campionato. Ma se non perdiamo in Belgio e battiamo la Fiorentina potremmo essere già domenica a ridosso del Napoli, che gioca a Milano. L'Inter? No, solo con Helenio Herrera perse lo scudetto già vinto, ma avvenne tanti anni fa: e il Napoli senza Maradona non vince». Franco Badolato

Luoghi citati: Belgio, Bologna, Europa, Firenze, Genova, Italia, Milano, Napoli