«L'orso russo resta un pericolo» di Mario Ciriello

« L'orso russo resta un pericolo» Londra severa con Mosca nell'imminenza della visita di Gorbaciov « L'orso russo resta un pericolo» Spigolose dichiarazioni del ministro Howe alla Bbc poi attenuate nel discorso all'Unione dell'Europa Occidentale - Il leader sovietico domani sera in Gran Bretagna DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA — Tema del giorno: i negoziati EstOvest sul disarmo. Se n'è parlato ad una riunione ministeriale della Ueo (l'Unione dell'Europa Occidentale), se n'è parlato ad una cerimonia per il 40° anniversario della Nato e se n'è parlato in un programma televisivo della Bbc. In nessuna sede si sono pronunciate parole nuove importanti, si sono soltanto ripetuti, con maggior o minor vigore, i princìpi che devono ispirare l'Occidente nella grande trattativa con Mosca. Il linguaggio più severo è stato quello del ministro britannico degli Esteri sir Geoffrey Howe: e c'è un motivo. Domani sera arriverà qui Gorbaciov e il governo inglese vuole offrire un'immagine di fermezza. Tre volte si è udita la voce di sir Geoffrey Howe. Anzitutto, nel "messaggio» preparato con il ministro della Difesa George Younger per il 40° anniversario della Nato. -La fermezza e la compattezza dell'Alleanza sembrano finalmente generare mutamenti concreti nell'Unione Sovietica e nell'Europa Orientale. Tale successo è slato reso possibile da una formula che ha abbinato il dialogo alla presenza delle forze necessarie per la 7iostra sicurezza. Siamo certi che questa formula ci permetterà di conseguire altri progressi e di serbare la pace negli anni a venire-. La Nato è -il pilastro su cui poggiano la stabilità e la prosperità dell'Europa-. Intervistato più tardi alla televisione, il tono di sir Oeoffrey è divenuto meno radioso. -E'interessante vedere il modo in cui la Russia cerca costantemente di distrarre l'opinione pubblica gettando qualcosa di nuovo nella pentola. C'è una presenza che incombe ancora minacciosa sul continente europeo: ed è il gigantesco orso dell'esercito russo, un esercito armutissimo, potente, munito in misura eccezionale di carri armali e artiglierie-. Un fosco quadro che,.secondo la stampa, è quello che sir Geoffrey dipingerà nei suoi colloqui con Shevardnadze e Margaret Thatcher nei suoi colloqui con Gorbaciov. Ma la diplomazia è flessibile e. nel pomeriggio, nel suo discorso alla Ueo, sir Geoffrey ha posto l'accento sulle belle notizie. Ha definito -incoraggiante- la franchezza sovietica al negoziato sul disarmo. Ha commentato: 'Fortunatamente, il fantasma di Gromyko è assente dal banchetto viennese-. Spetta adesso a Mosca -andare oltre i tagli unilaterali fino all'eliminazione, completa e verificabile, delle disparità che rimangono-. Al convegno, l'Italia era rappresentata dal sottosegretario agli Esteri Manzolini e dal ministro della Difesa Zanone, il quale ha parlato di -fermezza nei negoziati- e di «coesione dell'Alleanza-. Creata nel.'5'4 per coordinare la politica difensiva degli Stati membri (Belgio, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Lussem-burgo e Paesi Bassi), la Ueo è rimasta a lungo nell'ombra: ma è riemersa di recente, arricchendosi di due nuovi membri. Spagna e Portogallo, come lo strumento più adatto, almeno in teoria, per edificare l'auspicato «pilastro europeo» dell'Alleanza Atlantica. I ministri si sono consultati ieri sul negoziato di Vienna, sui rapporti Est-Ovest, sulla situazione in Russia e sui rischi e le chances creati dai mutamenti ad Est. Un preludio diplomatico, insomma, al vertice della Nato, in maggio. Ora anche Grecia e Turchia vogliono entrare nella Ueo. Le loro richieste sono per adesso «congelate». Mario Ciriello