Bologna, battaglia nel pci

Bologna, battaglia nel pci Bologna, battaglia nel pci I miglioristi esclusi dal direttivo presentano ricorso a Botteghe Oscure - «I posti riservati alle donne limitano la libertà di voto» BOLOGNA — A sorpresa sono stati esclusi dalla direzione provinciale del pei di Bologna, eletta venerdì notte a scrutinio segreto. Ora, 11 responsabile dell'istituto regionale per l'apprendimento, Carlo Monaco, e l'assessore comunale alla sanità Mauro Moruzzi, due tra i maggiori rappresentanti dell'-ala migliorista» e fondatori di un centro di discussione aperto ad esponenti e intellettuali della sinistra, il Club Candide, annunciano battaglia. Lo scontro, già aperto nella più grande federazione comunista d'Europa, si preannuncia molto aspro. In un articolo che appare oggi sull'inserto regionale dell'Unito dell'Emilia Romagna. Monaco annuncia che presenterà ricorso alla commissione centrale di garanzia, ritenendo -inaccettabili- i criteri usati per la votazione. In particolare, Monaco critica la decisione di rendere obbligatoria per tutti i votanti, -sotto pena di nullità della scheda-, l'indicazione di almeno nove donne. -Ciò — scrive — non ha nulla a che fare con la giusta esigenza della valorizzazione della presenza femminile negli organi dirigenti e rappresenta un vincolo cosi lesivo della libertà di voto da far ritenere sostanzialmente illegittimi i risultati del voto stesso-. Per Monaco, vi è stata una intenzionalità politica nel perseguire l'esclusione sua e di Moruzzi: lo dimostra il fatto, osserva, "Che nel dibattito si è continuato a conferire ai due compagni la rappresentatività di una posizióne politica che al segretario e ad altri compagni sembra poco compatibile con i recenti esiti congressuali-. Il segretario della federazione del pei, Mauro Zani, respinge le accuse, parlando di polemiche pretestuose e dai contorni poco chiari. Zani difende il voto segreto e precisa che quello delle preferenze bloccate per le donne è un criterio in linea con le indicazioni conclusive del 18° congresso nazionale del partito. -Se ci fossero stale le possibilità sarei stato pronto a far votare una lista bloccata con il nome dei due compagni esclusi — afferma Zani —. Ma la stragrande maggioranza del comitato federale ha ritenuto che la lista bloccata fosse inaccettabile-. -Non si può sgridare chi ti vota contro-, aggiunge il segretario comunista. I criteri della votazione sonostati criticati anche da un importante costituzionalista, il deputato pei Augusto Barbera. -Un sistema di voto a numero di preferenze pari a quello dei membri da eleggere schiaccia le minoranze, e porta al taglio delle ali del partito-, ha commentato. m. o.

Persone citate: Augusto Barbera, Carlo Monaco, Mauro Moruzzi, Mauro Zani, Moruzzi, Zani

Luoghi citati: Bologna, Emilia Romagna, Europa, Monaco