Aut-aut del psi a La Malfa «Se vuole la crisi, lo dica»

Aut-aut del psi a La Malfa «Se vuole la crisi, lo dica» Il pri: confermiamo le critiche ma non siamo destabilizzatoli Aut-aut del psi a La Malfa «Se vuole la crisi, lo dica» L'Avariti!: non tiriamo in lungo - Il pli: manovra insufficiente, ma un vuoto politico sarebbe peggio ROMA — I repubblicani sono convinti che il governo sia "debole e irresoluto', "incapace di attuare le politiche necessarie'? Che i recenti provvedimenti economici siano "costosi per la gente e inefficaci''! Allora non resta che prendere atto della spaccatura nella maggioranza: «lì "vedremo la prossima volta" o il "vedremo alla fine del mese" non convince e non soddisfa nessuno'. Cosi VAvanti! risponde alle polemiche affermazioni di Giorgio La Malfa e Bruno VIsentini. Se i loro "drastici giudizi', "non sono fruito dì isterismi passeggeri, ma corrispondono a valutazioni meditate e a ferme convinzioni politiche — conclude il quotidiano socialista — non dovrebbe restare altro da farsi che trarne le dovute e coerenti conseguenze in sede politica, parlamentare e di governo. Se è stato posto un problema politico, sarà bene affrontarlo a viso aperto e senza tirar le cose per le lunghe'. Soffia, insomma, un pericoloso vento di crisi. Ma il pri è ben deciso a mantenere la sua posizione: sì alle critiche, no alla spaccatura della maggioranza. "Noi non siamo un partito destabilizzatore — ha dichiarato ieri La Malfa —. L'indebolimento del governo c'è stalo, ma non a causa nostra». E ha osservato che i repubblicani hanno avuto una sola colpa (o merito): "Al massimo si può dire che hanno constatato — non con favore, ma con grave e crescente preoccupazione — questa sopraggiunta debolezza». Restano, comunque, le dure critiche alla manovra economica, "amara e nello stesso tempo insufficiente». "Le misure incidono in alcuni settori — ha detto ancora La Malfa —, per esempio nel bilancio delle famiglie a più basso reddito e contemporaneamente negli incentivi al settore produttivo; ma nello stesso tempo sono quantitativamente insufficienti a rimettere la finanza pubblica financo sul sentiero originariamente indicato dal piano Amato». I deputati del pri in Parlamento 'faranno fino infondo il proprio dovere sostenendo il governo', ma non si può pretendere che nascondano il proprio punto di vista. E che si battano per migliorare i decreti. C'è di che preoccupare De Mita. E il presidente del Consiglio esce allo scoperto con una replica all'articolo di Visentin! pubblicato da Repubblica con il titolo "Le inutili stangate'. "E' sorprendente — scrìve De Mita in una lettera al quotidiano — che, in questa sequenza di concordie nel fare quel che si è deciso di fare scoppino all'improvviso voci di dissenso che portano a loro giustificazione l'esistenza di altri ipotetici dissensi all'interno della maggioranza. E' un serpente che si morde la coda, ma rischia anche di mordere su delicati equilibri'. Praticamente inutili, poi, le di- scussioni sulla «coda» ai provvedimenti economici: dato che la situazione «è un po'migliorata», "il governo non intende più effettuare ulteriori manovre di bilancio. Il prossimo appuntamento è, ormai, la Finanziaria 1990». Per fare il punto sulla situazione, e per calmare le acque della maggioranza, si è mosso anche il segretario de Forlani, che sta tessendo una delicata trama con gli altri leader del pentapartito. Dopo aver incontrato Craxi, ieri ha discusso con Altissimo sul problema posto da La Malfa. E ha battuto anche con lui sul fatto che "i partiti della maggioranza devono sostenere questa manovra con decisione, sema incertezze, senza continui cambiamenti di linea'. Sostanzialmente d'accordo il segretario del pli. La situazione "è molto delicata, molto difficile', ha riferito Altissimo al termine del colloquio: "Occorre molta responsabilità, andare avanti sulla manovra intrapresa, che certamente non è il meglio, ma è quello che si è riusciti a fare e va nella direzione giusta, per il momento'. Nelle parole del segretario liberale il realismo politico prevale sui dubbi suscitati da una manovra, che anch'egli "ritiene insufficiente per alcuni aspetti'-, la maggioranza ora non può concedersi una battuta d'arresto -perché aprire una situazione di vuoto politico in una fase delicata della economia italiana come questa sarebbe ancora più pericoloso-. g. 1. s.

Luoghi citati: Altissimo, Roma