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E La Crt guarda all'Europa del '93 Crescono utili e raccolta, ma anche le partecipazioni in Italia e all'estero E La Crt guarda all'Europa del '93 TORINO — Risultati «particolarmente soddisfacenti» nell'esercizio '88 per la Cassa di Risparmio di Torino, presieduta da Enrico Filippi, sintetizzati da un risultato lordo di gestione di circa 438 miliardi ( +7,1% rispetto al 1987), che, dopo ammortamenti ed accantonamenti, evidenzia un utile netto di 188,2 miliardi, superiore del 5,7% a quello dell'anno precedente e una provvista complessiva che ha sfiorato i 17.600 miliardi ( +10,4%) di cui 13.094 rappresentano la raccolta da clientela ordinaria ( + 9,5%). I mezzi amministrati hanno superato globalmente i 31.000 miliardi ( + 18,4%); significativo, soprattutto, l'incremento del rapporto «raccolta indiretta-diretta», passato dall'85,9% del 1987 al 103,5% del 1988. Gli impieghi economici hanno raggiunto i 6734 miliardi con un aumento del 17,6%, mentre l'incidenza delle sofferenze è ulteriormente diminuita passando dal 4,5% del 1987 al 2,7% del 1988.1 risultati conseguiti hanno consentito un forte rafforzamento del patrimonio netto salito a 1226,7 miliardi ( +15,3%). La crescita esterna è stata conseguita attraverso un incremento significativo delle partecipazioni ( + 22,8%) che al 31 dicembre scorso hanno raggiunto i 325 miliardi. Le operazioni di maggior rilevanza, in questo settore, hanno riguardato la joint venture con la Fida, l'accordo con il Credit Commercial de France e l'assunzione del totale controllo della London Italian bank. L'accordo con il Credit Commercial, dice una nota, riveste una «duplice valenza strategica»: per il ruolo del partner nel sistema bancario francese e per il suo ingresso nel capitale della Fida holding. Nei primi mesi di quest'anno, la Banca Crt ha avviato una serie di accordi partecipativi e di collaborazione con 6 diverse casse di risparmio, di cui 5 in Piemonte (Cr di Bra, Fossano, Saluzzo, Savigliano e Tortona) ed una in Emilia Romagna (Cr Vignola). Enrico Filippi