In tribunale il genio di Wall Street

In tribunale il genio di Wall Street Michael Milken rischia 20 anni di carcere per «insider» In tribunale il genio di Wall Street © FINANCIAL TIMES NEW YORK — Negli Usa un buon agente di Borsa guadagna sempre molto bene. Ma mai nella storia di Wall Street qualcuno è stato pagato tanto quanto Michael Milken. Oggi lo stesso Milken è accusato di 98 reati che vanno dalla frode, all'estorsione. all'»insider trading». Rischia 20 anni carcere e una multa senza precedenti: 2350 miliardi di lire. Nel 1987. secondo le accuse del procuratore distrettuale di New York, Milken ha incassato oltre 765 miliardi di lire di onorari dalla Drexel Burnham Lambert, la finanziaria di Wall Street per cui lavorava. Quell'anno solo 50 aziende americane hanno avuto profitti più alti del giovane (ha 42 anni) genio della finanza. Nel quadriennio precedente si presume che Milken abbia portato a casa, un ranch nei quartieri residenziali di Los Angeles. 850 mi- liardi. Queste somme incredibili sono qualcosa di più che l'ennesima americanata o il sintomo di un mercato in una fase di crescita impazzita. Se la pubblica accusa ha fatto bene i suoi calcoli significa che Milken era molto più importante per la sua finanziaria di quanto si pensasse negli ambienti di Wall Street. Da questo deriva un altra domanda: quante possibilità ha ora la Drexel Burnham di rimanere una grande finanziaria senza il suo uomo chiave? I guadagni dì Milken sono anche la chiave di volta per la pubblica accusa: il procuratore sostiene che la Drexel Burnham era solo un enorme apparato per riciclare denaro sporco: incassava i profitti illegali derivanti dalle frodi di cui Milken è accusato e gli rendeva il denaro pulito sotto forma di innocenti onorari. Figlio di un contabile californiano Milken ha inventato un mercato finanziario del tutto nuovo, che è servito alle aziende americane troppo piccole o con problemi di liquidità a raccogliere finanziamenti a lungo termine dagli investitori tradizionali. E' infatti il creatore degli «junk bonds» le obbligazioni ad alto rischio che offrono in compenso rendimenti molto maggiori dì quelle normali. Un mercato che vale oramai 250 mila miliardi. Agli inizi degli Anni '80 Milken si è spinto ancora oltre. Ha iniziato a raccogliere capitali attraverso «junk bonds» girandoli poi a finanziarie fantasma che si dedicavano a scalare grandi aziende di antica tradizione. E' stato allora, tra il 1984 e l'86, che si è fatto molti nemici in tutt'America. Milken è anche accusato di aver manipolato e fatto salire artificiosamente molti titoli ingannando alcune società e procurando così alla Drexel Burnham dei profitti che venivano poi restituiti a lui ed ai suoi collaboratori sotto forma di onorari e di partecipazioni azionarie. Secondo l'accusa tra l'83 e l'84 Milken ha trattenuto come compensi tra il 75 e l'80% dei profitti della Drexel Burnham. La finanziaria ha accettato di pagare 900 miliardi di lire di multa e trattenere i compensi dell'88 che avrebbe dovuto versare a Milken. Ma il prezzo alla fine potrebbe rivelarsi più alto: la sua quota sul redditizio mercato degli «junk bonds» che all'inizio degli Anni '80 era del 507c sta diminuendo precipitosamente. James Buchan

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