Libertà di esportazione per i manager sovietici

Libertà di esportazione per i manager sovietici Il mercato estero aperto anche alle cooperative Libertà di esportazione per i manager sovietici Uniche restrizioni: generi alimentari e materie prime NOSTRO SERVIZIO MOSCA — Da oggi ogni impresa sovietica, sia statale o cooperativa, avrà le mani libere per trattare direttamente con il mercato estero. La nuova legge, approvata l'anno passato ma in vigore a partire dal primo aprile, apre le porte a canali di trattativa indipendenti che lasceranno all'iniziativa delle singole imprese la possibilità di gestire le attività di import ed export, senza l'obbligo di ricorrere all'apparato ministeriale. Un provvedimento importante, che mira a snellire lo scambio commerciale con i partner stranieri rimasto impigliato finora in una fitta rete di difficoltà burocratiche, e che potrà contribuire in tempi relativamente brevi alla soluzione dell'annoso problema della carenza di beni di consumo sul mercato interno. TI capo del dipartimento statale per il commercio estero, Vladimir Kamentsev, l'ha definito un provvedimento volto a democratizzare radicalmente l'accesso al mercato straniero, dato che fino ad ora soltanto ottanta imprese statali avevano il diritto di scavalcare la mediazione del suo ministero. Ora invece anche le piccole aziende cooperative a conduzione familiare potranno accettare l'invito di un partner interessato per uno scambio commerciale: uniche restrizioni per i generi alimentari e le materie prime. L'impresa, come primo passo, dovrà registrarsi presso il ministero per il Commercio estero e dovrà rivolgersi, per i finanziamenti necessari, alla Vneshekonombank, la banca di Stato per lo scambio economico con gli altri Paesi poiché le altre banche sovietiche non hanno né i mezzi né l'esperienza sufficiente per un giro d'affari di livello internazionale. Certamente non si creerà un mercato senza frontiere in una notte, le linee di comunicazione sono ancora piuttosto difficoltose, e all'estero manca una corretta informazione sui potenziali partners sovietici. Molti esperti locali prevedono un periodo di rodaggio di qualche anno prima che si possano vedere dei risultati concreti, gli specialisti nel campo dell'importexport sono ancora pochi e con scarse conoscenze sulle regole del mercato internazionale. Ma le buone intenzioni non mancano; i manager sovietici già da tempo dimostrano interesse ad imparare dai loro colleghi stranieri più esperti per poter partecipare al flusso di scambio commerciale mondiale, alla pari con i Paesi industralizzati. Paola Delle Fratte

Persone citate: Vladimir Kamentsev

Luoghi citati: Mosca