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Takeshita in Parlamento «La Recruit mi ha pagato» Takeshita in Parlamento «La Recruit mi ha pagato» TOKYO — Takeshita ha ammesso ieri in Parlamento di aver ricevuto sovvenzioni dalla Recruit per circa 200 milioni di lire nel maggio 1987, nello stesso giorno in cui in una manifestazione della sua corrente annunciava che si sarebbe candidato a succedere quale primo ministro a Nakasone nell'autunno di quello stesso anno. La Recruit è una società al centro del maggior scandalo che ha colpito il mondo politico giapponese dal dopoguerra. Per esso sono state finora arrestate 13 persone tra alti funzionari dello Stato e presidenti di grandi compagnie. Tre ministri sono stati costretti alle dirrissioni per aver ricevuto sovvenzioni. Ieri è stato condannalo un dirigente dell'impresa riconosciuto colpevole di tentata corruzione nei confronti di un esponente della commissione di inchiesta. L'ammissione di Takeshita e avvenuta durante in dibattito alla commissione Bilancio della Camera. Fino a ieri il primo ministro era riuscito a non rispondere tutte le volte che l'opposizione l'aveva chiamato in causa per altri rapporti avuti con la Recruit dal suo segretario e da alcuni suoi familiari. Ieri dopo le rivelazioni della stampa ha dovuto confermare che il 21 maggio 1987 la Recruit acquisto biglietti di partecipazione ad un banchetto in suo onore — una pubblica forma di sovvenzione — per circa 200 milioni di lire. Takeshita ha ammesso di essersi reso conto a suo tempo che l'ammontare dei biglietti acquistati dalla Recruit era straordinariamente alto per un normale contributo. Con l'ammissione di ieri lo scandalo tira direttamente al centro il primo ministro che ne era già stato fortemente lambito. Ma gli inquirenti puntano anche ad altro Takeshita era ministro delle Finanze nel 1987 quando la Recruit sovvenzionava largamente tutte le correnti del partito, ma in particolare quella dell'allora primo ministro Nakasone.