La primavera al Conservatorio

La primavera al Conservatorio Pìimo concerto lunedì 3 La primavera al Conservatorio L, ATTIVITÀ' musicale del Conservatorio -Giuseppe Verdi» non s'arresta neppure davanti agli ostacoli più ardui: anche se la Sala dei concerti è ancora inagibile e non si sa bene quando saranno finiti i lavori di restauro né quando si otterrà il «nullaosta» della Commissione di vigilanza, i concerti si fanno egualmente: in sedi alternative. Resta un fatto, in sé assai grave: eccezion fatta per un'informazione espressamente richiesta pochi mesi fa ai responsabili del Comune sul futuro del Conservatorio, nessuno ha detto più niente. Come se improvvisamente i disagi si fossero eliminati, se non si sentisse più il bisogno di avere una struttura efficente e pronta all'uso didattico cui è destinata. Nonostante le pesanti incertezze, le difficoltà, il maestro Giorgio Ferrari, in pieno accordo con il corpo insegnante, ha varato la Primavera musicale 1989 che comincia il 3 aprile e si concluderà il 12 giugno. Ventidue concerti che si terranno sempre alle 20,30 •nelle sedi alternative-: al Teatro di San Giuseppe, nella Chiesa San Giovanni Evangelista, al Teatro Nuovo e al Centro Culturale Francese, legati ai docenti delle singole scuole. La serata inaugurale di lunedì 3 aprile nel Teatro di San Giuseppe è affidata alle Scuole di violino e di pianoforte di cui responsabili Massimo Marin e Maria Consolata Quaglino. In programma la Sonata in sol maggiore K 379 di Mozart con Gustavo Fioravanti al violino e Paola Poncet al pianoforte; la Ciaccona di Bach per il violino di Alessandra Genet; la Sonata di Ravel con Piergiorgio Rosso (violino) e Paola La Raja (pianoforte). Nella seconda parte del concerto si esibiranno Luigi Mariani, Elena Poncina, Fabrizio Pavone, Massimo Vorzitelli, Francesco Manara e Giorgio Baiocco che suonerà Paganini. Basta il primo concerto per dare un'idea delle difficoltà cui vanno incontro i singoli esecutori: tutti giovani che accrescono però il prestigio del Conservatorio di Torino e delle singole scuole, fra le quali è giusto segnalare: quelle di pianoforte di Carla Papini, Lucia¬ no Giarbella, Maria Clara Monetti, Wally Peroni, Raffaele Cimili, Remo Remoli, Sergio Verdirame, Bruno Bosio, Elena Bollato. Enrico Lini, Maria, Gachet, Anna Maria Cigoli, Nerina Peroni, Lucia Immirzi Pennarola, Aurora Verso; quella da camera di Franco Ruffa, Franco Ruffa, Carlo Bertola; quelle di violino di Marin, Bruno Landi, Sergio Lamberto, Christine Anderson, Silvio Bresso, Edoardo Oddone, Luigi Talamo. Ci sono poi le scuole di canto di Elio Battaglia (che tanti giovani ha già dato alla lirica), del mezzosoprano Rosina Cavicchioli, così come quelle di composizione di Bertotto, Fedele, Di Lotti, Bosco. Insomma: scuole che producono "risultati musicali eccellenti», sia per ciò che riguarda i fiati, da sempre considerati tra i migliori d'Italia, sie per un netto miglioramento degli archi. Altra notizia: si inaugura giovedì 6 aprile al Teatro di Torino la tournée italiana della Guitar Symphonietta, composta da 26 chitarristi. Un ensemble assolutamente nuovo nel panorama della musica italiana, nato tre anni fa da un'idea di Paolo Paolini e Flavio Cuccili. n repertorio è ampio: spazia dal Barocco al Novecento storico, fino alla musica di compositori contemporanei, fra i quali si annovera Leo Brouwer, per l'occasione direttore d'orchestra della formazione chit artìstica. ar. ca.

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